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La normativa di riferimento delle startup innovative è contenuta nel decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012, convertito nella legge n. 211 del 19 dicembre 2012, che indica i requisiti e le regole per l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese.

In favore delle imprese riconosciute come startup innovative sono riconosciute particolari agevolazioni e semplificazioni fiscali, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo, l’innovazione e la crescita del Paese.

A stabilire cosa sono le startup innovative è stato quindi un team di 12 esperti nominati dal MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, che con il decreto Crescita 2.0 ha individuato regole e agevolazioni fiscali per le imprese ad alto contenuto tecnologico.

Cosa sono le startup innovative

L’art. 25 del Decreto Crescita 2.0, convertito nella Legge n. 211/2012, definisce le startup innovative come imprese che rispettano i seguenti requisiti:

società di capitali di diritto italiano, costituite anche in forma cooperativa, o europea fiscalmente residente in Italia, che abbiano come oggetto principale della propria attività la produzione, lo sviluppo e la commercializzazione di servizi o prodotti innovativi ad alto tasso di tecnologia. Sono startup innovative sia le SRL che le SPA, le SAPA e le società cooperative”.

Per definire cosa sono le startup innovative è bene soffermarsi in maniera più dettagliata su quali sono i requisiti necessari per l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese, ricordando che l’obiettivo di questa particolare tipologia di impresa è quello di promuovere l’occupazione e l’imprenditoria giovanile indirizzata all’innovazione e allo sviluppo tecnologico.

Di seguito l’elenco dettagliato dei requisiti previsti dal decreto legge 179/2012 per costituire una startup innovativa, modificati a partire da gennaio 2017 grazie al Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 dicembre 2016.

Cosa sono le startup innovative? I requisiti

La legge n. 221/2012 e le successive evoluzioni normative (di cui ad ultima la Legge di Bilancio 2017) individua come startup innovative le imprese in possesso dei seguenti requisiti:

  • sono di nuova costituzione o comunque sono state costituite da meno di 5 anni (in ogni caso non prima del 18 dicembre 2012);
  • hanno sede principale in Italia o in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio Economico Europeo, purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • presentano un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuiscono e non hanno distribuito utili;
  • non sono quotate in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
  • hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • non sono costituite da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.

Inoltre tra i requisiti delle startup innovative è previsto che il contenuto innovativo dell’impresa debba essere identificato con il possesso di almeno uno dei tre seguenti criteri:

  1. una quota pari al 15 per cento del valore maggiore tra fatturato e costi annui è ascrivibile ad attività di ricerca e sviluppo;
  2. la forza lavoro complessiva è costituita per almeno 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale;
  3. l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato.

Agevolazioni per le startup innovative, incentivi e semplificazione: le istruzioni MISE

Le agevolazioni e gli incentivi per chi costituisce una startup innovativa sono numerose.

Tra le principali, si ricordano le seguenti:

  • Taglio dei costi per l’avvio dell’impresa, cioè esenzione dall’imposta di bollo e i diritti di segreteria per l’iscrizione al Registro delle Imprese e il diritto annuale alle Camere di Commercio;
  • Permessi di soggiorno agevolati per chi decide di costituire una startup innovativa in Italia. I cittadini stranieri già titolari di permesso di soggiorno per studio, tirocinio o formazione che sceglieranno di restare in Italia potranno richiedere la conversione del permesso di soggiorno senza necessità di tornare nel Paese d’origine per l’apposizione del visto;
  • detrazione Irpef del 30 per cento per investimenti fino a 1 milione di euro, da mantenere per almeno 3 anni;
  • possibilità di accedere alle agevolazioni per l’acquisto di software connessi e macchinari;
  • credito d’imposta R&S per un importo massimo di 300 mila euro da indicare nella dichiarazione dei redditi e da utilizzare in compensazione;
  • Internazionalizzazione attraverso il sostegno dell’ICE.

L’elenco aggiornato delle agevolazioni fiscali per le startup innovative è contenuto nella guida messa a punto dal MISE e pubblicata nel mese di ottobre 2020, che racchiude anche le misure adottate alla luce dell’emergenza Covid.

Cosa sono le startup innovative? Iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese

Le startup innovative devono registrarsi nella sezione speciale del Registro delle Imprese creato presso le Camere di Commercio.

L’iscrizione si effettua in modalità telematica, inviando una dichiarazione di autocertificazione circa il possesso dei requisiti richiesti.

Saranno poi le autorità competenti a controllare l’effettiva corrispondenza tra i requisiti di legge e quelli dichiaratati.

In più i soggetti titolari di startup innovative sono tenuti ad aggiornare ogni 6 mesi, il 30 giugno e il 31 dicembre, i dati forniti al momento dell’iscrizione al Registro Speciale, di modo da confermare (a cadenza annuale) il possesso dei requisiti richiesti.

Il registro speciale delle startup innovative viene reso pubblico in formato elettronico e aggiornato su base settimanale dal sistema camerale, in modo da dare pubblicità, favorire il monitoraggio diffuso e un dibattito qualificato e oggettivo sull’impatto che la nuova normativa avrà sulla crescita economica, l’occupazione e l’innovazione.

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