Il riscatto della laurea con l’INPS è un’opzione che consente ai lavoratori di “riscattare” gli anni di studio universitario ai fini previdenziali.

Ciò significa che è possibile pagare un contributo all’INPS per far sì che gli anni di università siano considerati ai fini del calcolo della pensione, aumentando così l’anzianità contributiva.

Il riscatto della laurea consiste nel versamento all’Inps di un importo destinato ai contributi previdenziali per gli anni di studio universitari. Con questa possibilità di può aumentare l’importo dell’assegno pensionistico e anticipare la pensione, in misura pari al numero di anni riscattati.

L’Inps, il 19 gennaio 2024, ha pubblicato la circolare n. 14, con cui fornisce le istruzioni per il trasferimento dei contributi, spiegando le modalità di invio della domanda. Nel 2024, ci sono diverse novità e, nel testo, andremo ad analizzare cosa cambia, chi può chiedere il riscatto della laurea, come funziona e quali sono le agevolazioni. Infine, analizzeremo la procedura da seguire per inviare la richiesta di trasferimento, seguendo passo passo le istruzioni fornite dall’Inps.

Chi può chiedere il riscatto della laurea

Il riscatto della laurea può essere richiesto da tutti coloro che hanno conseguito il titolo di studio universitario, ivi compresi gli inoccupati, ovvero coloro che non hanno iniziato l’attività lavorativa e che non sono iscritti ad una gestione previdenziale.

Si tratta di un ottimo strumento che permette di trasformare gli anni universitari in anni
contributivi
 per integrare la propria posizione contributiva.

Ci sono due tipologie di riscatto:

  • Ordinaria;
  • Agevolato.

In particolar modo, il riscatto della laurea agevolato può essere richiesto solo per i periodi che si collocano nel sistema contributivo della futura pensione.

Come funziona il riscatto della laurea

Il riscatto della laurea è un valido strumento per anticipare la pensione. Come funziona? Con questo strumento è possibile coprireai fini pensionisticigli anni di studio universitari.

Si possono riscattare solo i periodi relativi alla durata legale del corso di laurea. Sono esclusi, di conseguenza, gli anni fuoricorso. Sono riscattabili tutti i diplomi di laurea triennale, magistrale, specialistica o a ciclo unico, nonché i dottorati di ricerca. I master, invece, sono esclusi.

Nel dettaglio, si possono riscattare i seguenti titoli di studio:

  • Diploma universitario;
  • Diploma di laurea magistrale;
  • Laurea specialistica;
  • Dottorato di ricerca;
  • Titoli di studio rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale a decorrere
    dall’anno accademico 2005/2006;
  • Titoli di studio conseguiti all’estero, solo quando sono rilasciati da istituti in Paesi che hanno
    accordi di reciprocità con l’Italia o espressamente riconosciuti.

Il periodo riscattabile parte dal 1° novembre dell’anno di iscrizione e vale al massimo per la durata legale del corso.

È anche possibile richiedere il riscatto di periodi parziali, qualora non si fosse interessati al
riscatto totale.

Quanto costa il riscattare la laurea nel 2024

È molto importante tenere presente che il riscatto della laurea ha un costo che cambia in relazione alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione, ovvero se si applica il sistema retributivo o contributivo.

Nel 2024, è in arrivo un incremento del costo del riscatto della laurea, che andrà ad influenzare, ancora di più, la possibilità di anticipo pensionistico.

L’opzione a prezzo fisso vedrà un aumento fino a quasi 6.100 euro; mentre, per quanto riguarda il riscatto ordinario, il costo varia in base al reddito annuo dell’interessato.

Quali sono le agevolazioni previste

Chi decide di optare per il riscatto della laurea può beneficiare di alcune agevolazioni. I costi sostenuti possono essere portati in deduzione, secondo due modalità:

  • Se l’onere viene versato per un familiare a carico, si può detrarre il 19% della spesa;
  • Se l’onere viene versato per se stessi, allora si può ottenere una deduzione pari all’intero
    importo del proprio reddito imponibile.

Come fare la domanda di trasferimento

Il 19 gennaio 2024, l’Inps ha pubblicato la circolare n. 14 nella quale ha fornito tutte le
indicazioni necessarie per fare la domanda di trasferimento dei contributi.

Il riscatto della laurea, in base al Decreto Legislativo n. 184/1997, articolo 2, comma 5-bis, può essere effettuato anche da chi non è iscritto a forme obbligatorie di previdenza e che non abbia iniziato l’attività lavorativa.

Come si effettua al domanda di trasferimento online?

  • Sul portale dell’Inps;
  • Tramite Contact center;
  • Tramite gli istituti Patronato.

Domanda online tramite il portale Inps

Nella circolare pubblicata il 19 gennaio 2024, l’Inps illustra la procedura da seguire per inviare la domanda per il trasferimento del montante contributivo ai fini del riscatto della laurea.

Tra le diverse possibilità, le domande possono essere inviate anche tramite il portale dell’Istituto.

In che modo? L’utente deve autenticarsi tramite le proprie credenziali Spid, Cie o Cns e
accedere al “Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa”.

Dalla Home page del sito dell’Inps, si deve accedere al servizio “Domanda di ricongiunzione, computo e trasferimento riscatto inoccupati” e cliccare sulla sezione “Domanda di ricongiunzione, computo e trasferimento riscatto inoccupati”.

Per presentare una nuova domanda si deve selezionare la funzione “Nuova Domanda”. L’utente non deve far altro che seguire la procedura guidata, confermando i dati anagrafici e di contatto, già precompilati, e compilare le successive sezioni.

Domanda presso le casse professionali

L’Inps fa presente che si può presentare la domanda di trasferimento anche presso gli enti privati previdenziali obbligatori.

La domanda si presenta direttamente alla propria Cassa professionale di iscrizione. Allo stesso modo, si può effettuare il trasferimento anche verso i Fondi di previdenza dell’Unione europea e degli Stati aderenti al sistema di sicurezza sociale europeo.

A differenza del primo caso, però, la domanda si deve presentare presso i Fondi di Destinazione.

Conclusioni

Il riscatto della laurea è un istituto che valorizza gli anni di studio universitari ai fini pensionistici. Uno strumento molto utile rivolto a tutti coloro in possesso di un titolo di studio universitario per poter anticipare la pensione e incrementarne il valore.

Ha un costo, da quest’anno più alto. D’altra parte, però, è possibile dedurre fiscalmente il contributo riscattato.

L’Inps ha fornito tutte le istruzioni necessarie per chiedere il trasferimento del montante
contributivo.

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