- 18 Aprile 2021
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE

Lo scorso 30 marzo è stato approvato in Senato il disegno legge che prevede l’introduzione dell’Assegno Unico per i figli, una misura volta al superamento dei vari sostegni alle famiglie, nell’ottica di garantire per chi ha figli a carico una misura univoca proporzionata sul reddito.
L’Assegno Unico per i figli dovrebbe entrare in vigore il primo luglio 2021, ma ancora devono uscire i vari decreti attuativi per permetterne le specifiche funzionalità.
Come funziona l’assegno unico?
L’assegno unico sarà un contributo mensile e verrà riconosciuto per ciascun figlio minorenne a carico dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni d’età. Per figlio a carico si intendono i figli fino al 21esimo anno di età, a meno che il reddito di quest’ultimo superi i 4mila euro lordi l’anno. L’importo dell’assegno è maggiorato per le famiglie con più di due figli e per madri con meno di 21 anni e per figli disabili con una percentuale a seconda della disabilità.
Quali bonus sostituisce l’assegno unico?
L’assegno unico sostituisce sei misure attualmente in vigore: il bonus bebè, le detrazioni per i figli a carico, il bonus mamma, gli assegni al nucleo familiare e il fondo di sostegno alla natalità.
Chi ha diritto all’assegno unico?
L’assegno unico è universale, cioè spetta a tutte le famiglie, sia dei lavoratori dipendenti, sia degli autonomi. Questo è uno degli aspetti innovativi della misura perché sostiene anche quelle famiglie che prima non potevano ricevere gli assegni familiari.
Il contributo (fino ad un massimo di 250 Euro mensili) spetterà alle famiglie in base all’Isee.
Come si calcola la cifra che spetta dall’Assegno Unico?
L’assegno avrà un valore massimo di 250 Euro e sarà composto da un valore fisso e da uno variabile a seconda del reddito complessivo familiare. L’importo, inoltre, sarà suddiviso in parti uguali tra i genitori, mentre per i figli maggiorenni potrà anche essere erogato direttamente ai figli (se tirocinanti, iscritto ad un percorso di studi, oppure disoccupati registrati all’Anpal o volontari del servizio civile).
Ancora sono in fase di definizione i calcoli relativi agli importi, che andranno in base all’ISEE familiare, oltreché alla disponibilità dello stato e alle varie clausole, ad esempio bisognerà capire se sarà compatibile con il reddito di cittadinanza e in che modo.
Assegno unico in caso di genitori separati
In caso di genitori separati l’assegno unico spetta al genitore affidatario, a meno che non sia specificato un accordo tra le parti. In caso di affidamento congiunto, l’assegno sarà ripartito in misura eguale tra i due genitori.
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