- 3 Maggio 2022
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE

Un bonus “una tantum” anti-inflazione da 200 euro per lavoratori e pensionati sotto i 35mila euro di reddito.
Il governo raddoppia i fondi per il Decreto Aiuti e prevede un bonus da 200 euro per redditi fino a 35mila euro e proroga del bonus sociale gas e luce. Bonus per bus e tram.
Buoni da 200 euro come aiuto contro inflazione e caro-bollette per lavoratori e dipendenti con meno di 35 mila euro di reddito . E’ la misura più eclatante e “imprevista” del nuovo Decreto Aiuti varato ieri dal Governo Draghi e illustrato in una lunga conferenza stampa dal Presidente con molti ministri responsabili delle varie misure.
Sicuramente nel caso dei pensionati sarà erogato a luglio, mentre per i dipendenti ci penserà il datore che recupererà l’importo al primo pagamento di imposta possibile.
Compresi quelli dei lavoratori autonomi, attraverso un apposito fondo, che fanno lievitare la quota a 28 milioni, come ha evidenziato lo stesso premier Mario Draghi, il bacino dei soggetti destinatari del sostegno previsto dal decreto da 14 miliardi varato lunedì sera dal Consiglio dei ministri.
E quasi la metà di questa dote, ovvero 6-6,5 miliardi, viene assorbita dalle misure previste per tutelare il potere d’acquisto di salari e pensioni seppure solo in via temporanea e rinunciando, almeno per il momento, all’opzione di un mini-taglio del cuneo, per la sola parte contributiva, che era continuata a circolare fino a ieri mattina.
La decisione dopo colloqui serrati
Ma dopo il faccia a faccia con i sindacati prima e con le forze di maggioranza poi, l’esecutivo ha deciso di prendere in considerazione la soluzione, sul lavoro, dell’importo “a cifra fissa”. Una “una tantum” da mettere direttamente nelle busta paga delle persone con redditi medio-bassi per contrastare i rincari generalizzati legati all’inflazione, che una parte di maggioranza ha subito accostato al bonus Renzi.
Il governo, almeno per lavoratori e pensionati, ha anche optato per un’unica soglia dei redditi: quella dei 35mila euro di reddito annuo sotto la quale scatta il bonus.
Niente intervento sul cuneo
Di ora in ora, ieri, ha perso invece quota l’altra opzione sul tavolo, quella cioè di un intervento sul cuneo per rafforzare lo sconto contributivo di 0,8 punti (solo lato lavoratori) introdotto con l’ultima manovra per redditi fino a 35mila euro e valido per il solo 2022.
A pesare sulla scelta finale dell’una tantum, simulazione dopo simulazione, è stato l’impatto effettivo sulle retribuzioni, con l’obiettivo del governo di non replicare la situazione venutasi a creare con le misure previste con la scorsa legge di Bilancio, dove il mix di decontribuzione dello 0,8 e taglio a Irpef non ha prodotto effetti significativi sulle buste paga, peraltro premiando le fasce reddituali medio alte (sopra i 35mila euro).
Il tema pensioni
E alla fine, dopo vari ripensamenti, il governo ha preso realmente in considerazione l’ipotesi di estendere il bonus anche ai pensionati.
Un’opzione che si è materializzata nell’incontro di ieri mattina con i sindacati. I leader di Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito la necessità di sostenere il potere d’acquisto di salari e pensioni indebolito dalla corsa dell’inflazione. E sul versante previdenziale hanno riproposto due cavalli di battaglia: il rafforzamento delle cosiddette 14esime dei pensionati (che sono in pagamento a luglio) o, in alternativa, un anticipo della rivalutazione degli assegni rispetto alla scadenza di gennaio 2023.
L’ultima perequazione scattata a inizio 2022 su base annuale è dell’1,7% per il 2021 articolata su un modello scaglioni: 100% dell’inflazione per i trattamenti fino a 4 volte l’assegno minimo (che è pari a poco meno di 524 euro); 90% quelli compresi tra 4 e 5 volte il “minimo”; 75% per le pensioni oltre 5 volte l’assegno minimo. Una soluzione complicata e anche particolarmente costosa. E anche per questo motivo, l’esecutivo avrebbe deciso di virare sul bonus unico per lavoratori e pensionati.
Bonus trasporto locale e affitti
La bozza del testo del Decreto Aiuti riporta anche accenni, ma solo nell’indice dei contenuti, a due ulteriori misure di sostegno alle famiglie:
- un bonus per l’utilizzo del trasporto locale (bus, tram, metro) in particolare per gli abbonamenti degli studenti e lavoratori. La misura è stata illustrata dal Ministro del lavoro Orlando in Conferenza Stampa, per cui dovrebbe essere certa, anche se mancano i dettagli;
- un incremento del Fondo nazionale di sostegno per le locazioni pari a 100 milioni di euro che dovrebbe andare con ogni probabilità sempre ai nuclei familiari a basso reddito .
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