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La platea di chi beneficerà di questa misura si compone dunque di genitori lavoratori, separati o divorziati, che hanno smesso di ricevere l’assegno di mantenimento perché l’altro genitore è stato condizionato dalla crisi legata al Covid.

Per conoscere i criteri e le modalità per la verifica dei presupposti per l’accesso al contributo bisognerà attendere il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che dovrà essere adottato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Fisco.

Dalla mini proroga delle cartelle al 9 dicembre (con “tolleranza” fino al 14 dicembre) relative alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio agli immobili della Chiesa esentati dalla Tari, all’assegno per i genitori separati in stato di bisogno. È giunto il via libera delle commissioni Finanze e Lavoro del Senato al Dl in materia di fisco e lavoro (dl 146/2021).

Viene istituito presso il Ministero dell’Economia per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021.Con le risorse del Fondo si provvede all’erogazione di una parte o dell’intero assegno di mantenimento, fino a un importo massimo di 800 euro mensili, a favore del genitore in stato di bisogno fino ad un massimo di mensilità che saranno stabilite con un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Con questo decreto, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto fisco – lavoro, su proposta del ministro per le Pari opportunità e la famiglia di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e della giustizia, sono definiti altresì i criteri e le modalità per la verifica dei presupposti per l’accesso al Fondo e l’erogazione dei contributi.

Budget di 10 milioni per il 2021

Sotto il profilo delle risorse, viene istituito un fondo da 10 milioni di euro per il 2021. Il fondo, che viene istituito presso il ministero dell’Economia per essere successivamente trasferito al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio, garantirà assegni fino a 800 euro al mese, per un massimo di mensilità stabilite con un decreto del presidente del Consiglio da approvare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto fisco – lavoro. Il decreto definirà anche i criteri e le modalità per la verifica dei presupposti e l’erogazione dei contributi.

I requisiti

Il beneficio vale nel caso in cui il genitore inadempiente, a causa della pandemia, abbia smesso di lavorare o abbia ridotto la propria attività dall’8 marzo 2020 per almeno 90 giorni o con una contrazione di almeno il 30% del reddito rispetto a quello percepito nel 2019.

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