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Concorso Agenzia delle Entrate 2021scadenza fissata al 30 settembre per presentare domanda e partecipare alla selezione che porterà all’assunzione a tempo indeterminato di 2420 funzionari, data analyst e altre figure con profilo informatico.

Diversi sono i requisiti da rispettare dal momento che diverse sono le figure professionali che andranno a potenziare il personale dell’Agenzia delle Entrate.

L’esigenza di mettere a disposizione nuovi posti di lavoro nasce anche dalla rivoluzione digitale in atto nell’Amministrazione Finanziaria che richiede, per essere realizzata, nuove competenze.

Concorso Agenzia delle Entrate 2021, scadenza 30 settembre per la domanda: i requisiti

Con due diversi bandi pubblicati lo scorso 13 agosto 2021, è stato dato il via al concorso 2021 per entrare a fare parte dell’Agenzia delle Entrate: gli aspiranti funzionari hanno tempo fino alla scadenza del 30 settembre alle ore 23,59 per inviare la domanda di partecipazione tramite la procedura informatica attiva sul portale istituzionale.

In particolare, è stata avviata una selezione pubblica per la terza area funzionale, fascia retributiva F1 con l’assunzione a tempo indeterminato di 2320 funzionari per attività amministrativo-tributaria, così suddivisi:

  • 370 da impiegare presso le Strutture Centrali:
    • 20 per attività di controllo di gestione;
    • 10 per attività connesse alla protezione dei dati;
    • 70 per attività legale;
    • 220 per attività fiscale;
    • 50 per attività di fiscalità internazionale;
  • 1950 per le Direzioni Regionali per attività amministrativo tributaria.

Un secondo bando prevede, invece, una selezione pubblica per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, con l’assunzione a tempo indeterminato di 100 funzionari informatici:

25 data analyst in ambito fiscale;
25 analisti infrastrutture e sicurezza informatica;
50 data scientist.

Per ognuna di queste figure professionali sono richiesti specifici requisiti, indicati nei due bandi. È possibile candidarsi anche per più di una posizione.

n generale tutti coloro che hanno intenzione di presentare domanda per partecipare al concorso dell’Agenzia delle Entrate 2021 devono rispondere alle caratteristiche che seguono:

  • avere i titoli di studio riportati nelle tabelle di riferimento presenti nei due bandi;
  • avere la cittadinanza italiana;
  • essere in una posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari;
  • godere dei diritti politici e civili;
  • avere un’idoneità fisica all’impiego.

Il titolo di studio conseguito all’estero, o il titolo estero conseguito in Italia, riconosciuto equipollente ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi ad una delle lauree richieste è ritenuto valido per la selezione, anche se la procedura è ancora in corso. Ma è necessario dimostrare di aver presentato la richiesta.

Concorso Agenzia delle Entrate 2021, scadenza 30 settembre per la domanda: istruzioni

Gli aspiranti funzionari dell’Agenzia delle Entrate devono compilare la domanda di ammissione al concorso 2021 e inviarla tramite il modulo online disponibile sul portale:

Nei due bandi si legge:

“Non è ammessa altra forma di compilazione e di invio della domanda di partecipazione al concorso”.

Entro la scadenza delle 23.59 del 30 settembre 2021 è possibile modificare i dati già inseriti: la data e l’ora di presentazione telematica della domanda di
ammissione al concorso è attestata dall’applicazione informatica.

Una volta compilata e inviata l’istanza, il sistema invia messaggio di posta elettronica con la conferma dell’avvenuta acquisizione della domanda: è necessario avere un indirizzo PEC personale.

Coloro che hanno le carte in regola per partecipare alla selezione affronteranno tre diverse prove:

  • prova oggettiva attitudinale;
  • prova oggettiva tecnico-professionale;
  • prova orale integrata da un tirocinio teorico-pratico.

Il 15 ottobre 2021 dall’Agenzia delle Entrate arriveranno nuovi dettagli sule modalità e sulle date di svolgimento delle prove.

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DECRETO SOSTEGNI BIS – Contributi a fondo perduto, calcolo sui bilanci per valutare il reale danno subito dalle partite IVA a causa della crisi da Covid-19.

Dopo l’approvazione del DEF, nell’agenda degli impegni del Governo c’è la messa a punto del decreto Sostegni bis.

Dopo le anticipazioni già fornite dal Ministro Giorgetti, è il Premier Draghi ad annunciare le novità in cantiere in relazione al nuovo fondo perduto, nel corso della conferenza stampa del 16 aprile 2021.

Stando a quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio, si sta valutando di sdoppiare il pagamento del nuovo contributo a fondo perduto, prevedendo l’erogazione di una quota in acconto e dell’importo “conguagliato” a saldo.

Il decreto Sostegni bis potrebbe quindi creare un nuovo metodo di calcolo per la seconda rata, basato su quanto emerso dal bilancio d’esercizio, o meglio dall’utile o dall’imponibile fiscale, accanto ad una prima rata erogata secondi i criteri già fissati dal decreto n. 41/2021.

L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire l’erogazione rapida dei nuovi sostegni ma, in parallelo, attribuire a ciascun titolare di partita IVA un aiuto che sia calcolato in base alle reali perdite subite.

Fondo perduto con calcolo sui bilanci, nuovi sostegni con doppio pagamento: novità

Il requisito del calo del fatturato, ai fini dell’accesso ai contributi a fondo perduto del decreto Sostegni, è stato adottato al fine di garantire pagamenti rapidi alle imprese beneficiarie.

Ed è per questo che in vista del varo del decreto Sostegni bis – anche detto “decreto Imprese” – il Governo è intenzionato ad adottare un nuovo criterio di calcolo dei contributi a fondo perduto, un “indicatore di risultato di esercizio”.

Lo scoglio da superare è relativo però ai tempi.

Attendere l’approvazione dei bilanci vorrebbe dire rinviare l’erogazione dei nuovi aiuti al mese di luglio.

Ed è per contemperare l’esigenza di aiuti rapidi ed equità che si va profilando l’ipotesi di un pagamento doppio, in acconto e saldo.

Contributi a fondo perduto a rate: pagamento in acconto e saldo nel decreto Sostegni bis

Tra le ipotesi in campo, secondo quanto affermato dal Ministro Giorgetti ed evidenziato dal Premier Draghi durante la conferenza stampa del 16 aprile 2021, c’è quindi quella di sdoppiare il pagamento della nuova tranche di aiuti economici.

Il Ministro dello Sviluppo Economico ha affermato quanto segue:

se riusciamo a contemperare, diciamo così, l’approvazione dei bilanci ed eventualmente un’ulteriore anticipazione in termini di acconto, basata sul fatturato, per chiudere poi prevedibilmente nei tempi di giugno o luglio sui bilanci e dare una distribuzione equa, ecco, probabilmente avremmo realizzato compiutamente una più equa distribuzione degli indennizzi.

Le anticipazioni fornite alla Camera, in occasione del question time del 14 aprile 2021, aiutano a delineare il profilo dei nuovi contributi a fondo perduto, anche se è ancora tutto in divenire.

L’ipotesi di un pagamento in acconto, da erogare secondo i criteri di calcolo previsti dal decreto Sostegni n. 41, e di una seconda quota a saldo, basata sui risultati dei bilanci, garantirebbe un ristoro più equo alle imprese, che dal loro canto dovrebbero però attendere fino a giugno o luglio per l’erogazione dell’importo complessivamente spettante.

I tempi potrebbero però dilatarsi per le partite IVA che non presentano il bilancio. In tal caso, il calcolo della seconda quota di contributo spettante potrebbe essere effettuato in base all’imponibile fiscale, ma bisognerebbe attendere fino al 30 novembre 2021, scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Appare necessario specificare che si tratta solo delle prime ipotesi emerse. Il testo del decreto Sostegni bis è ancora in fase “embrionale”. Secondo le ultime anticipazioni, l’obiettivo dell’Esecutivo è di approvarlo in tempo brevi e possibilmente entro il mese di maggio.

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