- 19 Dicembre 2021
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: Guide Fiscali
I contributi volontari sono una forma di contribuzione che il lavoratore effettua di tasca propria per integrare eventuali “buchi contributivi” e/o l’assegno pensionistico futuro.
In sostanza, è una forma contributiva che serve a coprire tutti quei periodi in cui non si svolge un’attività lavorativa ma si desidera raggiungere i requisiti di assicurazione e di contribuzione necessari per raggiungere il diritto alla pensione pubblica, oppure incrementare l’importo dell’assegno pensionistico a cui si avrebbe diritto, se sono già stati raggiunti i requisiti contributivi richiesti.
Per poter procedere al pagamento di detti contributi, è necessario ottenere apposita autorizzazione da parte dell’Inps, autorizzazione che viene rilasciata sulla base di due presupposti: almeno 5 anni di contributi indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati; almeno 3 anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.
Venendo al quesito in esame, nel caso in cui ricorrano i requisiti sopra indicati, l’Inps dovrebbe rilasciare l’autorizzazione al pagamento volontario: occorre, pertanto, inviare una mail all’Inps di competenza chiedendo di essere autorizzato al versamento di tali contributi, a far data della domanda respinta, in modo da iniziare a pagare prima e anticipare, in tal modo, la decorrenza della pensione.
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