- 19 Dicembre 2021
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE

Covid, si lavora ad una nuova stretta: ecco le ipotesi formulate in queste ore verranno smentite o confermato dal Governo con la cabina di regia del 23 dicembre.
Si predispone il terreno per una possibile serie di limitazioni da reintrodurre nel periodo festivo; il Governo sta passando in rassegna tutte le possibili disposizioni da rendere effettive a partire dal 26 dicembre.
Il weekend natalizio potrebbe essere salvo ma giovedì 23, con la cabina di regia presieduta dal premier Draghi, si comunicherà al Paese lo stato del contagio e le conseguenti norme da adottare per mantenere alta la guardia e il contenimento della variante della Sars-CoV-2 in circolazione.
Cosa potrebbe cambiare dopo la cabina di regia: 4 misure probabili
I numeri quindi che verranno valutati per predisporre eventuali nuove misure che, al momento, sembrano piuttosto circoscritte e totalmente in linea con la progressione delle strette a cui siamo stati abituati dall’arrivo dei vaccini.
Le ipotesi sul tavolo sono prevalentemente quattro:
- obbligo generalizzato di mascherina all’aperto anche in zona bianca;
- obbligo di un tampone per alcuni luoghi aperti al pubblico molto affollati;
- riduzione dei tempi di durata del Green pass a cinque mesi;
- estensione dell’obbligo vaccinale ad alcune categorie professionali.
Riguardo la prima norma, per ora in vigore dalla zona gialla in su, possiamo soltanto dire come in realtà sia già stata adottata da comuni e piccole realtà territoriali nonostante l’assenza di una imposizione oggettiva. In molti considerano questo il primo approccio soft capace di avere un effettivo riscontro a parità dell’assenza di limitazioni eccessive per i cittadini.
Guardando invece al secondo punto dell’elenco la proposta si fa più articolata e discutibile per alcuni termini della sua formulazione.
L’idea di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati come le discoteche, dovrebbe infatti essere oggetto di considerazioni ulteriori nel caso in cui si vada oltre il caso specifico dei club.
La proposta che andrà attenzionata con occhio critico è quella del coordinatore del Cts, Franco Locatelli che, nei giorni scorsi, proponeva di adottare la stessa soluzione per teatri e cinema.
I dubbi nascono quindi in merito alle conseguenze di tale mossa che ricadrebbero sui gestori delle varie attività già in difficoltà.
Nonostante ciò i quesiti potranno essere sciolti solo quando verrà emesso un verdetto ufficiale.
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