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Esonero contributivo autonomi e professionisti: decreto in arrivo in Gazzetta Ufficiale.

Esonero contributivo autonomi e professionisti, il testo del decreto interministeriale sta per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

La misura in favore di partite IVA e lavoratori autonomi consiste nell’esonero parziale dai contributi previdenziali del 2021.

La novità, in particolare, riprende quanto già contenuto nella Legge di Bilancio 2021 in favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti, in caso di calo di fatturato o corrispettivi per il 2020 non inferiore al 33% e reddito complessivo fino a 50.000 euro.

Il beneficio avrà un’ampia portata, in quanto, la platea dei potenziali beneficiari supererebbe la soglia degli 800.000 titolari di partita IVA.

Questo perché bisogna calcolare sia i professionisti iscritti alle casse private che gli iscritti alla Gestione Separata INPS.

Quindi è finalmente arrivata la firma del Ministro del Lavoro Orlando.

L’importo massimo dello sgravio è di 3.000 euro.

Le scadenze: 31 luglio per gli iscritti alla gestione separata INPS e 31 ottobre per i professionisti con Cassa.

Esonero contributivo autonomi e professionisti, dopo la firma del 7 maggio 2021 del decreto interministeriale da parte del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, manca poco per la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.

Il decreto in questione contiene le scadenze, le procedure e le istruzioni per presentare le domande per lo sconto previsto dalla Legge di Bilancio 2021.

Le iniziali risorse del fondo, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ammontavano ad un miliardo e sono state aumentate di ulteriori 1,5 miliardi di euro con il decreto Sostegni.

L’obiettivo è quello di finanziare quello che è stato definito “anno bianco fiscale” delle partite IVA: viene infatti previsto un esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali relativi all’anno 2021 di importo massimo di 3.000 euro.

Esonero contributi 2021: soggetti interessati e requisiti

Nessuna modifica in merito ai requisiti generali per potervi accedere. Partiamo immediatamente col dire che l’esonero contributivo non è per tutti. Infatti, possono accedervi unicamente le partite IVA che:

  • nel 2019 hanno percepito un reddito complessivo fino a 50.000 euro;
  • nel 2020, hanno registrato un calo di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% rispetto all’anno precedente.

L’anno bianco contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2021 è altresì riconosciuto ai lavoratori autonomi iscritti all’INPS. Tra commercianti, artigiani, coltivatori diretti, coloni e mezzadri e professionisti iscritti alla Gestione Separata, sarebbero 490.000 i potenziali beneficiari dell’esonero contributivo.

Sono esonerati dal pagamento dei contributi previdenziali anche medici, infermieri e gli altri professionisti e operatori della sanità di cui alla legge 3/2018, già collocati in quiescenza e assunti per l’emergenza derivante dalla diffusione del COVID-19.

Esonero contributi 2021: Commissione europea e TFUE

Il beneficio previsto è concesso ai sensi della sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione europea recante un “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” e nei limiti ed alle condizioni di cui alla medesima Comunicazione.

L’efficacia delle suddette disposizioni è subordinata, ai sensi dell’art. 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, all’autorizzazione della Commissione europea.

Esonero contributi 2021: decreto di attuazione

Da notare che attualmente non si conoscono molti dettagli sull’esonero contributi. Difatti, criteri e modalità verranno fissati da uno o più decreti attuativi del ministero del Lavoro, di concerto con il ministero dell’Economia.

A tal proposito, il ministro del lavoro Andrea Orlando ha specificato che si sta impegnando per monitorare e velocizzare l’iter del decreto attuativo, affermando che: “il provvedimento è particolarmente complesso in quanto è necessario definire procedure diverse per categorie molto eterogenee tra loro di lavoratori: quelli iscritti alle gestioni speciali, i lavoratori iscritti alla gestione separata, i soci lavoratori di società e i professionisti componenti di studi associati, i professionisti iscritti alle casse previdenziali e, infine, i medici, infermieri e altri professionisti e operatori già collocati in quiescenza “.

Intanto, è terminata la fase di confronto con i soggetti istituzionali come ad esempio l’AdEPP, l’Associazione degli enti previdenziali privati. Eè stato poi predisposto uno schema di provvedimento su sui ha un parere la Regioneria generale dello stato e si attende quello dell’INPS.

Il testo del decreto attuativo verrà sottoposto all’esame finale del Ministero dell’Economia e delle finanze.

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