- 23 Maggio 2021
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE

Draghi corregge il tiro: per i mutui prima casa destinati ai giovani nel 2021 la garanzia statale prevista nel decreto Sostegni bis da 40 miliardi, inizialmente promessa al 100%, sarà invece fissata all’80%.
Per agevolare gli under 36 ad acquistare la propria abitazione principale ci sarà però anche la cancellazione dell’imposta di registro e delle imposte sul mutuo.
Garanzia sui mutui giovani non più al 100%
l decreto Sostegni bis, ha spiegato Mario Draghi nella sua conferenza stampa, prevede “la possibilità per i giovani fino a 35 anni di comprare una casa con l’imposta di registro e sul mutuo che vengono cancellate. Questo per tutti i giovani a prescindere dal reddito.
Per i giovani meno abbienti invece la garanzia bancaria sarà pari all’80% dell’esposizione bancaria per l’acquisto della prima casa”.
Ciò avverrà tramite l’accesso in via prioritaria al Fondo di Garanzia prima casa già in essere, rifinanziato con ulteriori 55 milioni di euro e prorogato fino alla fine del 2021.
Questo, ha spiegato il Presidente del Consiglio, per aiutare i giovani a mettere su casa e famiglia. “I giovani hanno bisogno di casa, lavoro e welfare, e noi ci stiamo muovendo su tutti e tre questi fronti”, ha ricordato Draghi.
Mutui Draghi per i giovani, resta l’anticipo del 20%
Resta quindi l’obbligo anche per i giovani under 36 di versare un anticipo del 20% alla banca anche qualora si sia nelle condizioni di poter accedere alla garanzia statale.
Un sostegno per chi non ha ancora 36 anni e, senza quel minimo di certezze che un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o forme di impiego autonomo possono dare, vede l’accensione di un mutuo per acquistare casa un’operazione ai limiti del possibile.
Aiuti acquisto prima casa per under-36
Come preannunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi in occasione della presentazione del Piano di ripresa e resilienza al parlamento, nel pacchetto delle misure entrate nel decreto Sostegni bis approvato dal Consiglio dei ministri (il testo definitivo non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale) e finanziate con i 40 miliardi di scostamento di bilancio, entrano anche gli aiuti per consentire agli under-36 (in precedenza la soglia era 35 anni) titolari di un rapporto di lavoro atipico di acquistare la prima casa.
Garanzia dello Stato fino all’80% del mutuo
Questi giovani potranno accedere al Fondo di garanzia per la prima casa. La percentuale di copertura della garanzia passa dal 50 all’80% dei finanziamenti richiesti per l’accensione di un mutuo.
Domande fino al 30 giugno 2022
Le domande per accedere alla garanzia dello Stato potranno essere presentate fino al 30 giugno 2022 dagli under 36 con un Isee sotto i 30mila euro.
Prima casa, stop imposte di registro fino al 30 giugno 2022
Fino al 30 giugno dell’anno prossimo gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di “prime case” di abitazione, a eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9, e gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi alle stesse sono esenti dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e castale se stipulati a favore di soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato e che hanno un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 30mila euro annui.
Credito di imposta sull’Iva corrisposta per l’acquisto
Per questi atti relativi a cessioni soggette a Iva è attribuito agli acquirenti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato un credito d’imposta di ammontare pari all’imposta sul valore aggiunto corrisposta in relazione all’acquisto. Il credito d’imposta può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, o può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto. Il credito din imposta può altresì essere utilizzato in compensazione (Dlgs 241/97). Il credito d’imposta in ogni caso non dà luogo a rimborsi.
Esenzione dell’imposta sostitutiva su bollo e ipoteche
Il decreto Sostegni bis prevede infine che i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo per i quali ricorrono le condizioni e i requisiti dal decreto e sempreché la sussistenza degli stessi risulti da dichiarazione della parte mutuataria resa nell’atto di finanziamento o allegata allo stesso siano esenti dall’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative (l’imposta è dello 0,25 per cento).
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