Poste Italiane, riapre l’acquisto di crediti fiscali: ecco chi può cederli e a quali condizioni.

Poste Italiane rientra nel mercato della cessione dei crediti. Dopo l’annuncio dato a inizio agosto, e le indiscrezioni che si erano inseguite nelle settimane successive, ora l’annuncio è arrivato ufficialmente sul sito del gigante dei servizi postali e finanziari: la piattaforma per l’acquisto dei crediti di imposta viene riattivata.

 Gli acquisti però saranno aperti soltanto per le persone fisiche; saranno escluse le imprese.

La riapertura dal 3 ottobre 2023 del canale di Poste Italiane per la cessione dei crediti maturati per interventi Superbonus e di riqualificazione del patrimonio edilizio ha generato grande entusiasmo, fermo restando che, come si legge anche nel comunicato stampa dell’azienda, l’acquisto è rivolto esclusivamente alle persone fisiche che siano titolari originari di un credito d’imposta e che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni).

Inoltre Poste non assume alcun obbligo a contrarre, riservandosi di valutare, a proprio insindacabile giudizio, l’eventuale accettazione delle singole richieste di cessione.

Fisco Consulting offre, anche in modalità remota, un servizio professionale di assistenza, verifica, compilazione ed eventuale asseverazione dei crediti fiscali da cedere tramite la Piattaforma di Poste Italiane. Per maggiori informazioni e preventivi contattaci tramite e-mail, scrivendo alla Dott.ssa Commercialista Elena Umanità. elena.umanita@fiscoconsulting.it

I crediti acquistati

«Poste Italiane – si legge nell’offerta – al momento non acquista nessun credito d’imposta che sia stato oggetto di precedente trasferimento, inclusi i crediti d’imposta maturati a seguito di sconto in fattura». Quindi, potranno cedere i crediti soltanto i titolari originari delle detrazioni. Il servizio sarà attivato «relativamente alle quote annuali fruibili a partire dal 2024 in relazione a crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2023 o a rate residue di spese sostenute negli anni precedenti».

Il tetto dei crediti

Importante considerare anche i tetti di credito cedibile. Al massimo 50mila euro saranno cedibili in questo nuovo round, mentre complessivamente saranno cedibili 150mila euro, facendo riferimento anche al passato. Se, cioè, qualche cliente ha già raggiunto il tetto di 150mila euro, non potrà sfruttare la riapertura del canale per gli acquisti. Saranno cedibili il superbonus e tutte le agevolazioni elencate nel decreto Rilancio: quindi, bonus ristrutturazioni al 50%, ecobonus, sismabonus e bonus barriere architettoniche.

I prezzi di acquisto

Insieme ai dettagli tecnici dell’offerta sono state rese note anche le condizioni di acquisto. Si tratta di 94 euro ogni 110 euro di credito d’imposta per gli interventi relativi al superbonus 110% con recupero in 4 anni (pari all’85,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato); 84,5 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari all’84,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato); 70 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari al 70% del valore nominale del credito d’imposta maturato).

Cessione bonus edilizi: la check list documentale di Poste Italiane

Per utilizzare la piattaforma di Poste e cedere i crediti maturati per interventi edilizi e Superbonus è necessario presentare alcuni documenti. Vediamo quali.

Cessione crediti bonus edilizi:i documenti da presentare a Poste Italiane

Per evitare problematiche come lo scarto della pratica è quindi indispensabile attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dall’azienda: “Chiunque voglia chiedere la cessione del proprio credito d’imposta a Poste Italiane è invitato a leggere con attenzione i paragrafi che seguono al fine di valutare con piena consapevolezza i requisiti oggettivi e soggettivi, il set documentale richiesto e la tempistica del processo”.

Vediamo quali documenti sono richiesti, come elencati nella check-list fornita da Poste Italiane, comprendete anche il modello di dichiarazione dell’asseveratore tecnico e il modelli di dichiarazione dell’intermediario fiscale e visto di conformità.

La check list documentale per la cessione del credito

I documenti devono essere forniti in due momenti distinti:

  • fase istruttoria: in una prima fase devono essere inviati i documenti necessari per l’inoltro della richiesta verso Poste Italiane senza effettuare alcuna comunicazione di cessione sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate;
  • fase comunicazione su piattaforma ADE: in una seconda fase, solo dopo aver ricevuto l’e-mail con l’accettazione della proposta da parte di Poste Italiane Spa, si dovrà con la comunicazione della cessione in favore di Poste Italiane sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate ed inviare a Poste la relativa documentazione.

Fase istruttoria: i documenti da presentare

Fisco Consulting offre, anche in modalità remota, un servizio professionale di assistenza, verifica, compilazione ed eventuale asseverazione dei crediti fiscali da cedere tramite la Piattaforma di Poste Italiane. Per maggiori informazioni e preventivi contattaci tramite e-mail, scrivendo alla Dott.ssa Commercialista Elena Umanità. elena.umanita@fiscoconsulting.it

I crediti acquistati

Questa fase prevede il caricamento dei seguenti documenti per l’inoltro della richiesta a Poste Italiane.

  • Asseverazioni

    • Copia delle asseverazioni relative ai lavori eseguiti cui fa riferimento il credito d’imposta che si propone di cedere a Poste Italiane (per interventi di efficientamento energetico o per interventi antisismici o di congruità delle spese per gli altri tipi di intervento) in cui sia presente il codice fiscale del tecnico asseveratore e il timbro professionale. Questa documentazione è richiesta da Poste Italiane anche per i crediti d’imposta maturati a fronte di interventi minori per i quali, ai sensi della normativa vigente, non risulta necessaria.
    • Dichiarazione dell’asseveratore, esclusivamente come da modello riportato di seguito nel presente documento, in merito all’effettivo svolgimento dei lavori ed alla congruenza degli stessi rispetto al valore dell’immobile. È obbligatoria l’apposizione del timbro professionale.
    • Per ogni Tecnico Asseveratore copia della Polizza assicurativa di R.C. Professionale comprensiva della copia del suo documento di riconoscimento e del tesserino professionale
  • Avvio lavori

    • Contratti di appalto sottoscritti tra i soggetti che hanno realizzato i lavori ed il committente oppure contratti di prestazione d’opera;
    • Per i contratti di appalto/subappalto maggiori di 516.000 euro Certificazione SOA della ditta;
    • Titolo edilizio abilitativo degli interventi (es. CILA/CILAS/SCIA) oppure nel caso di interventi in regime di edilizia libera, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà,  in cui sia indicata la data di inizio dei lavori ed attestata la circostanza che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili, pure se i medesimi non necessitano di alcun titolo abilitativo ai sensi della normativa vigente.
    • Notifica preliminare dell’avvio dei lavori all’Azienda Sanitaria Locale, necessariamente con ricevuta di trasmissione, oppure nel caso di interventi per i quali tale notifica non è dovuta in base alla normativa vigente, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, che attesti tale circostanza.

  • Altri documenti

    • Autodichiarazione del cedente che attesti la sussistenza di tutti i requisiti di legge, pro tempore vigenti, per la spettanza della detrazione e per la cedibilità. L’autodichiarazione deve essere datata, firmata e completata con la copia del proprio documento di riconoscimento e del codice fiscale.
    • Nel caso di interventi di efficienza energetica, la documentazione prevista dall’articolo 6, comma 1, lettere a) e c) del DM del 6 agosto 2020 (GU n. 246 del 5 ottobre 2020):
      • relazione tecnica depositata presso il comune di cui all’art. 8, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 o un provvedimento regionale equivalente, obbligatoria per gli interventi che beneficiano delle agevolazioni di cui all’art. 119 del Decreto rilancio, con la relativa ricevuta di deposito;
      • APE (Attestato di Prestazione Energetica) nei casi e con le modalità di cui all’art. 7 del DM del 6 agosto 2020 (GU n. 246 del 5 ottobre 2020);
      • oppure, nel caso di interventi per i quali uno o più dei predetti documenti non risultino dovuti in base alla normativa vigente, una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, che attesti tale circostanza.
    • Nel caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali, delibera condominiale di approvazione dei lavori e relativa tabella di ripartizione delle spese tra i condomini.
  • Bonifici e fatture

    • Copia dei bonifici cd “parlanti” da cui risulti: la causale del versamento (per detrazioni fiscali), il codice fiscale o partita IVA del soggetto a favore del quale è effettuato il pagamento, il codice fiscale del soggetto che ha ordinato il bonifico nella figura del:
      • beneficiario della detrazione, che richiede la cessione;
      • oppure, nel caso di pagamenti relativi a lavori effettuati su parti comuni dell’edificio:
        • codice fiscale del condominio e codice fiscale dell’amministratore del condominio, o nel caso di condominio minimo il codice fiscale del condomino incaricato;
        • certificazione dell’amministratore del condominio o del condomino incaricato, che attesti la titolarità della detrazione per il beneficiario della detrazione che richiede la cessione.
    • In alternativa ai bonifici “parlanti”, solo nei casi consentiti dalla legge (es. acquisto di immobile dal costruttore che ha realizzato interventi antisismici – vedi codice cedente A.1.3), altre evidenze di pagamento (assegni circolari, bonifici ordinari ecc.) relative all’acquisto dell’immobile oggetto di costruzione/ristrutturazione che beneficia della detrazione.
    • Copia delle Fatture, ricevute o altri documenti comprovanti le spese sostenute e un prospetto riepilogativo di quadratura con i bonifici.
  • Documenti reddituali

    • Copia di documentazione che dimostri la capacità reddituale del beneficiario della detrazione che richiede la cessione, ai fini del sostenimento delle spese dei lavori:
      • ultima busta paga oppure
      • ultima dichiarazione dei redditi, necessariamente con le ricevute di presentazione oppure
      • ultimo cedolino della pensione oppure
      • ultima Certificazione Unica
      • Nel caso in cui non si disponga di un reddito proprio e per il pagamento delle spese siano state utilizzate risorse provenienti da risparmi personali o disinvestimenti o siano state fornite da terzi, una autodichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’articolo 47 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445 che attesti la provenienza dei fondi e il tipo di relazione intercorrente con il terzo che li ha forniti.
  • Documenti dell’immobile

In questo caso la documentazione cambia secondo la tipologia di soggetto cedente. Poste ha predisposto una tabella ad hoc:

CODICE CEDENTE SOGGETTO DOCUMENTAZIONE
A.1.1 Proprietario (unico o in comproprietà) / Nudo Proprietario Nel caso in cui il cedente del credito risulti essere ad oggi ancora proprietario – Visura catastale storica attestante l’effettivo diritto di proprietà sull’immobile alla data di sostenimento delle spese dei lavori. Nel caso di immobili non ancora censiti, domanda di accatastamento
A.1.2 Proprietario (unico o in comproprietà) / Nudo Proprietario Nel caso in cui il cedente del credito non risulti essere ad oggi proprietario
  • Visura catastale storica
  • Contratto di compravendita o scrittura privata autenticata e sottoscritta da entrambe le parti con evidenza dell’accordo che consente il mantenimento della detrazione in capo al precedente proprietario (cedente del credito)
A.1.3 Proprietario (unico o in comproprietà) / Nudo Proprietario Nel caso in cui il cedente del credito risulti essere ad oggi proprietario ma non colui che ha effettuato gli interventi
  • Visura catastale storica
  • Contratto di compravendita o scrittura privata autenticata e sottoscritta da entrambe le parti da cui non risulti nessun accordo che consente il mantenimento della detrazione in capo al proprietario che ha effettuato gli interventi
  • Nel caso di acquisto di case antisismiche dal costruttore che ha effettuato gli interventi, autodichiarazione che attesti il diritto di beneficiare della detrazione
  • Nel caso di immobile acquisito per successione in eredità:
    • autocertificazione dalla quale risulti la detenzione materiale e diretta dell’immobile
    • dichiarazione di successione o autocertificazione con la quale si attesta la condizione di erede
    • autodichiarazione che attesti che i crediti oggetto di cessione non siano già stati usufruiti in detrazione
A.2.1 Titolare di diritto reale di godimento (Usufrutto, uso, abitazione o superficie
  • Visura catastale storica o nel caso di immobili non ancora censiti, domanda di accatastamento
  • Atto da cui risulta usufrutto o altro diritto reale di godimento (uso, abitazione o superficie) sull’immobile oggetto dei lavori
A.2.2 Familiare convivente del titolare del diritto reale sull’immobile (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
  • Visura catastale storica o nel caso di immobili non ancora censiti, domanda di accatastamento
  • Atto da cui risulta usufrutto o altro diritto reale di godimento (uso, abitazione o superficie) sull’immobile oggetto dei lavori
  • Autocertificazione della convivenza con i riferimenti anagrafici e grado di parentela con il titolare del diritto reale sull’immobile
A.3 Locatario (con contratto registrato di locazione e approvazione del proprietario per eseguire i lavori)
  • Visura catastale storica
  • Contratto di locazione dell’immobile oggetto dei lavori regolarmente registrato prima dell’inizio dei lavori o del sostenimento delle spese se antecedenti
  • Approvazione del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori
A.4 Soggetto in comodato d’uso (con contratto regolarmente registrato e approvazione del proprietario per eseguire i lavori)
  • Visura catastale storica
  • Contratto di comodato d’uso regolarmente registrato prima dell’inizio dei lavori o del sostenimento delle spese se antecedenti
  • Approvazione del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori
A.5 Familiare convivente del proprietario dell’immobile (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
  • Visura catastale storica attestante l’effettivo diritto del proprietario alla data del sostenimento delle spese dei lavori o nel caso di immobili non ancora censiti, domanda di accatastamento
  • Autocertificazione della convivenza con i riferimenti anagrafici e grado di parentela con il proprietario dell’immobile
A.6

Familiare convivente del locatario dell’immobile (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)

  • Visura catastale storica
  • Contratto di locazione degli immobili oggetto dei lavori regolarmente registrato prima dell’inizio dei lavori o del sostenimento delle spese se antecedenti
  • Approvazione del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori
  • Autocertificazione della convivenza con riferimenti anagrafici e grado di parentela con l’intestatario del contratto di locazione
A.7 Componente dell’unione civile del proprietario dell’immobile
  • Visura catastale storica attestante l’effettivo diritto del proprietario alla data del sostenimento delle spese dei lavori o nel caso di immobili non ancora censiti, domanda di accatastamento
  • Autocertificazione dell’unione civile e della convivenza con i riferimenti anagrafici del proprietario dell’immobile
A.8 Componente dell’unione civile del locatario dell’immobile
  • Visura catastale storica
  • Contratto di locazione dell’immobile oggetto dei lavori regolarmente registrato prima dell’inizio dei lavori o del sostenimento delle spese se antecedenti
  • Approvazione del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori
  • Autocertificazione dell’unione civile e della convivenza con i riferimenti anagrafici del locatario dell’immobile
A.9 Coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • Visura catastale storica o nel caso di immobili non ancora censiti, domanda di accatastamento –
  • Sentenza di separazione e atti a supporto dell’assegnazione dell’immobile oggetto dei lavori
A.10 Convivente more uxorio del proprietario dell’immobile
  • Visura catastale storica attestante l’effettivo diritto del proprietario alla data di sostenimento delle spese dei lavori o nel caso di immobili non ancora censiti, domanda di accatastamento
  • Autocertificazione della convivenza con i riferimenti anagrafici del proprietario dell’immobile
A.11 Convivente more uxorio del locatario dell’immobile
  • Visura catastale storica
  • Contratto di locazione dell’immobile oggetto dei lavori regolarmente registrato prima dell’inizio dei lavori o del sostenimento delle spese se antecedenti
  • Approvazione del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori
  • Autocertificazione della convivenza con i riferimenti anagrafici dell’intestatario del contratto di locazione

Seconda fase:documenti post comunicazione su piattaforma AdE

Dopo l’accettazione della proposta da parte di Poste Italiane, sarà necessario procedere con il caricamento della documentazione relativa alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

In particolare sarà necessario caricare:

  • Copia del “Modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del credito d’imposta” trasmesso dall’Intermediario Fiscale all’Agenzia delle Entrate, completo della firma autografa dell’Intermediario Fiscale.
  • Per ogni modulo le corrispondenti ricevute di trasmissione rilasciate dall’Agenzia delle Entrate.
  • Copia di una dichiarazione dell’Intermediario Fiscale compilata con il modulo allegato alla check list. Specifica Poste che esso va compilato in ogni sua parte e che i punti (c) e (d) devono essere selezionati in alternativa.
  • Per ogni Intermediario Fiscale, copia della Polizza assicurativa di R.C. Professionale e copia del suo documento di riconoscimento.

Fisco Consulting offre, anche in modalità remota, un servizio professionale di assistenza, verifica, compilazione ed eventuale asseverazione dei crediti fiscali da cedere tramite la Piattaforma di Poste Italiane. Per maggiori informazioni e preventivi contattaci tramite e-mail, scrivendo alla Dott.ssa Commercialista Elena Umanità. elena.umanita@fiscoconsulting.it

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