- 17 Novembre 2021
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE
RIFORMA PENSIONI, si sta ufficialmente per aprire il sipario sul tavolo governo-parti sociali chiamato a individuare la nuova riforma, da abbozzare in vista della presentazione del DEF di aprile. E da far entrare poi in vigore dal primo gennaio 2023.
Il nuovo assetto previdenziale dovrebbe continuare a essere modellato sulla legge Fornero ma con l’aggiunta di un meccanismo di uscite anticipate in chiave flessibile, totalmente ancorato però al sistema di calcolo contributivo dell’assegno.
Un «anticipo contributivo» per tutti, con il quale chi uscirà prima sarà «penalizzato» rispetto all’attuale sistema «misto» (in cui è presente una quota retributiva) .
Sul tavolo ci sono già alcune ipotesi di partenza per uscite con 64, 63 e 62 anni.
L’opzione 64 anni e 20 di versamenti
Tra le ipotesi già valutate dai tecnici del ministero dell’Economia, e inserita anche nel lavoro finale della Commissione tecnica sulla riforma previdenziale istituita tre anni fa dall’allora ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, c’è quella di consentire la pensione anticipata, ricalcolata in configurazione contributiva, con almeno 64 anni d’età e 20 di contribuzione al raggiungimento di un ammontare mensile pari a 1,5-2,5 l’importo mensile dell’assegno sociale.
Questa via d’uscita è di fatto già prevista dalla legge Fornero ma solo per i soggetti totalmente «contributivi» (chi ha cominciato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995). Lo stesso canale diventerebbe utilizzabile, ma in forma totalmente contributiva, anche per i lavoratori ancora in parte nel «retributivo».
La possibile uscita con 62 anni e 25 di contributi
Una rielaborazione dell’opzione «64+20» è quella con una soglia anagrafica minima a 62 anni, accompagnata magari da un requisito contributivo leggermente più elevato, per esempio 25 anni. Una soluzione con cui verrebbe recepita, seppure soltanto parzialmente, la richiesta dei sindacati di consentire i pensionamenti anticipati già al raggiungimento dei 62 anni d’età, anche se in questo caso l’assegno sarebbe tutto ricalcolato con il «contributivo».
ULTIME NEWS
-
Rottamazione quinquies, ecco tutte le ultime novità
17 Ottobre 2025

