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Lo scostamento di bilancio è stato confermato: risorse pari a 40 miliardi andranno ad alimentare la seconda edizione del decreto sostegni.

Ecco il decreto sostegni bis: arrivano nuovi aiuti economici per le imprese, ma anche per le famiglie. Infatti, a seguito di quanto emerso dal discorso tenuto da Mario Draghi, sono emerse una serie di anticipazioni che potrebbero riguardare nuove erogazioni di bonus sostegni anche per disoccupati e persone in difficoltà. A differenza di quello che si era prospettato nell’ultimo periodo, in base alle dichiarazioni dei ministri, sembrava dover essere del tutto concentrato sui nuovi ristori per le attività. Invece, con molta probabilità, si aggiungeranno ulteriori destinatari.

Come sottolineato anche in conferenza stampa del presidente dello scorso 16 aprile:

“Gli interventi di sostegno seguono due tipi di logica: un sostegno alle persone e alle famiglie che hanno subito un calo del reddito e non per loro colpa, e un aiuto in favore delle imprese per evitare che chiudano per mancanza di liquidità.”

Vediamo attualmente quali sono le misure allo studio, che potrebbero tra l’altro essere le ultime erogazioni di “soldi a pioggia“. Infatti, come già anticipato più volte dai vertici del Ministero dell’Economia, si punterà gradualmente a ridurre gli aiuti economici per terminarli – forse definitivamente – entro fine anno.

Dl Sostegni bis: bonus per disoccupati e famiglie

Meno tassepiù soldi e nuovi bonus. Sembra proprio questa essere la formula Draghi salva imprese. Questi strumenti di aiuto economico saranno accompagnati dalle riaperture e dalla ripartenza di molte attività.

L’altro principale obiettivo del governo da raggiungere entro fine 2021, è la riforma del lavoro, degli ammortizzatori sociali e soprattutto la creazione di nuove opportunità e riqualificazione per chi ha perso la propria occupazione durante la pandemia. Destinatari di queste ultime misure ed incentivi a lungo termine saranno in particolare le donne e i giovani sotto i 35 anni, nonchè le aziende che creeranno nuovi posti di lavoro.

Risorse da spendere ma che rappresentano “debito buono“, ossia un investimento sul futuro che sarà ripagato con la crescita: l’obiettivo è quello di garantire la formazione e la riqualificazione delle categorie da sempre tra le più penalizzate dalla disoccupazione e dalla crisi. Ma anche per la ripartenza delle imprese che potrebbe garantire un aumento delle assunzioni potendo contare su una forte riduzione dei contributi.

Inoltre, lo stesso Draghi, ha affermato che saranno rinnovate le misure contro la povertà. Nel discorso è stato citato proprio il reddito di emergenza, come strumento fondamentale che il governo ha potuto utilizzare per aiutare chi ha perso tutto non per propria volontà, e che è stato definito dallo stesso Draghi come “Un sostegno per gli ultimi“.

Verranno riproposte le forme di sostegno quali il bonus da 2400 euro per i lavoratori stagionalicollaboratori sportivi e soprattutto un nuovo bonus agricoli che molti stanno da tempo aspettando. Tutto questo oltre alla piena operatività delle formule decontributive, che verranno messe in campo per sostenere sia aziende che disoccupati.

Queste le più importanti ipotesi in campo.

Tuttavia, per poter effettivamente confermare il rinnovo di tali bonus, bisognerà fare affidamento sulla bozza ufficiale del decreto. Un altro tavolo di discussione aperto con i sindacati riguarda le urgenti misure di contrasto alla disoccupazione e una proroga per il blocco licenziamenti.

Le risposte sono arrivate anche dal Ministro Orlando che ha anticipato le prossime mosse per la riforma. Su tutte le più importanti saranno l’aumento degli importi per la cassa integrazione e Naspi, oltre all’ampliamento della platea di beneficiari per i nuovi ammortizzatori sociali. Per questi interventi però ci sarà da attendere, forse fino a dopo l’estate.

Sostegni salva imprese: nuovi contributi a fondo perduto

In continuità rispetto ai precedenti aiuti economici, viene proposta la formula per salvare le attività penalizzate. Questa consiste in più fondi e una riduzione sostanziale dei costi fissi e delle tasse in concomitanza della riapertura.

Come saranno ripartiti questi contributi? Ecco il piano Draghi per il prossimo decreto sostegni rivolto alle imprese:

Per le partite iva torna il contributo a fondo perduto, anche se si sta ancora discutendo sulle modalità di calcolo delle perdite. Sicuramente verrà preso in considerazione il fatturato medio. Questo perchè determinandolo tutto solo in base agli utili si corre il rischio di fare arrivare i soldi dopo l’estate.

Tuttavia, il modello di calcolo potrebbe essere un misto tra i due. Proponendo ristori in due tempi con acconto e saldo finale che terrà conto anche delle spese fisse e delle perdite effettive in base all’imponibile fiscale.

Se venisse approvato con questa modalità, i primi bonifici potrebbero arrivare anche automaticamente per i precedenti beneficiari.

Non solo fondo perduto ma anche aumento dei finanziamenti garantiti ed eliminazione di costi che gravano sulle imprese come tasseaffitti e bollette. Oltre alla proroga della moratoria per mutui e prestiti almeno fino a dicembre per scongiurare il rischio fallimento. Ricordiamo che c’è comunque ancora tempo fino al 28 maggio per richiedere il contributo stanziato dal primo decreto. Chi non avesse ancora fatto richiesta può trovare utile la guida tutorial alla compilazione dell’istanza proposta dal canale Youtube “l’imprenditore in-formato”.

Decreto sostegni Draghi: i provvedimenti su affitti, bollette e tasse

Tutti gli esponenti politici hanno deciso e condiviso l’aiuto alle imprese che riguarda i costi fissi, gran parte dei quali è rappresentata dagli affitti. L’importo di questi potrebbe essere recuperato come bonus sotto forma di credito di imposta.

Poi ci sono le bollette che comunque molti hanno dovuto pagare anche tenendo l’attività chiusa. Qui si pensa ad una proroga ed ampliamento della misura già prevista da Arera riguardante il taglio degli oneri fissi sulle utenze.

Si prevedono slittamenti delle scadenze e sgravi sulle tasse per gli imprenditori che riguardano l’occupazione di immobili commerciali come l’IMU e la TARI. Saranno i singoli comuni – dotati di appositi fondi – a decidere a chi spetteranno le citate esenzioni. Inoltre, vi sarà l’eliminazione della Tassa sull’occupazione pubblica TOSAP fino a fine 2021.

fondi da erogare ai comuni dovranno servire, oltre ad aiutare le imprese, anche per aiutare le famiglie. Questo aiuto avverrà attraverso nuovi bonus affittobollette e buoni spesa.

L’approvazione del decreto potrebbe arrivare entro la prossima settimana, anche se non si escludono ritardi, visti i numerosi impegni di governo riguardanti anche l’urgente approvazione del Recovery Plan.

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