- 12 Aprile 2022
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE

Dopo 4 anni di attesa, può partire il conto alla rovescia per lo stop alle telefonate commerciali indesiderate dirette ai cellulari, anche quando a comporre il numero non è un operatore ma un software. Debutterà infatti a luglio, tra meno di 4 mesi, il nuovo Registro pubblico delle opposizioni, a cui si potranno iscrivere non solo, come già nel Registro attuale, i numeri di telefono fissi presenti negli elenchi pubblici e gli indirizzi postali, ma anche i numeri dei cellulari e quelli fissi “riservati”. A prevederlo è il regolamento (Dpr 26/2022), pubblicato il 29 marzo scorso nella «Gazzetta Ufficiale» e in vigore da dopodomani, 13 aprile, che dà attuazione alla legge 5 del 2018.
Si potrà dire basta alle telefonate, fatte sia da un operatore, sia tramite sistemi automatizzati (questa è una novità introdotta dal decreto legge 139/2021), e alla posta cartacea, che veicolino materiale pubblicitario o di vendita diretta, ricerche di mercato o comunicazioni commerciali. È il telemarketing “aggressivo”, che ora il nuovo sistema si propone di arginare.
Come funzionerà
Presso il gestore del Registro delle opposizioni, la Fondazione Ugo Bordoni, si sta lavorando per mettere a punto per tempo i dettagli del sistema e reggere l’impatto dei nuovi iscritti, dato che la platea dei potenziali interessati si estende molto. Al 30 novembre 2021, data dell’ultimo monitoraggio, al Registro erano iscritti quasi 1.525.000 numeri fissi e oltre 22mila indirizzi postali. Ma le Sim mobili, secondo l’Agcom, erano 78 milioni a settembre scorso. Sulle adesioni influirà anche la campagna informativa che il ministero avvierà nei primi sei mesi di funzionamento del Registro.
L’iscrizione al nuovo Registro sarà gratuita e semplificata rispetto a quella attuale. Agli intestatari basterà comunicare il numero di telefono che si vuole proteggere in via telematica (compilando un modulo elettronico sul sito del gestore o via mail) o telefonica (ci sarà un risponditore automatico, ma in caso di difficoltà interverrà un operatore) e l’iscrizione avverrà entro il giorno lavorativo successivo.
Stop anche per gli operatori stranieri
I numeri di telefono e gli indirizzi, una volta iscritti, non potranno più essere contattati dagli operatori che fanno telemarketing. Lo stop vale anche per gli operatori stranieri. La norma non parla invece di Sms e messaggi WhatsApp: si vedrà nell’applicazione pratica se saranno coperti o no.
L’iscrizione al Registro fa cadere tutti i consensi dati in precedenza alle varie società con qualsiasi forma o mezzo. L’iscrizione non scade ma sarà possibile rinnovarla in qualsiasi momento; l’effetto sarà quello di revocare i consensi dati nel frattempo. Si potrà poi revocare l’iscrizione anche in modo selettivo, nei confronti di uno o più operatori.
Le società che fanno telemarketing dovranno consultare il Registro ogni mese e comunque prima di avviare una campagna e aggiornare così le loro liste di contatti utilizzabili. Per le campagne telefoniche, la verifica sul Registro è valida per 15 giorni. Il sistema sarà efficace? È senz’altro presto per dirlo. Oggi gli operatori che consultano il Registro sono circa 500 e includono le grandi società.
Il compito di vigilare sul rispetto delle regole sarà affidato al Garante della Privacy, che potrà irrogare sanzioni pecuniarie pesanti: fino a 20 milioni di euro o, per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale dell’esercizio precedente, se superiore.
Come funziona in 4 domande & 4 risposte
1) Se iscrivo il mio numero di cellulare nel registro delle opposizioni potrò ricevere lo stesso telefonate commerciali automatizzate?
No, il regolamento vieta tutte le chiamate pubblicitarie, anche quelle senza operatore. Restano consentite soltanto le telefonate per finalità statistiche degli enti e degli uffici appartenenti al sistema statistico nazionale.
2) Cosa posso fare se nonostante l’iscrizione al registro delle opposizioni dovessi continuare a ricevere telefonate pubblicitarie?
Si potrà chiedere l’immediata cessazione all’operatore che ci sta chiamando che è tenuto a rendere visibile l’identificazione del chiamante o segnalare l’accaduto al Garante per la protezione dei dati personali. Vigilerà sul corretto adempimento delle nuove norme anche l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
3) Quali sono le sanzioni se gli operatori non rispettano le nuove norme?
Le sanzioni per la violazione del diritto di opposizione degli utenti sono stabilite dall’articolo 83, paragrafo 5, del regolamento 2016/679 (Gdpr), che prevede l’applicazione di sanzioni amministrative fino a 20 milioni di euro o per le imprese fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente. Nei casi in cui gli operatori non si identifichino, le violazioni siano reiterate e particolarmente gravi può essere disposta nei confronti del titolare della licenza o autorizzazione o concessione anche la sospensione dell’attività per un periodo non superiore ai sei mesi, ovvero la revoca.
4) Se ho dato il consenso per sbaglio a essere contattato mentre compilavo la richiesta per una carta fedeltà e successivamente mi iscrivo al registro delle opposizioni cosa succede?
L’iscrizione annulla tutti i consensi precedentemente resi. Le aziende di telemarketing devono consultare il registro ogni 15 giorni per escludere dalle campagne tutti i numeri presenti. L’utente potrà iscriversi anche più di una volta in modo da annullare eventuali consensi nel frattempo prestati.
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