- 24 Novembre 2021
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: Guide Fiscali

E’ possibile pagare le badanti con voucher Inps 2021?
Le badanti possono essere retribuite con voucher Inps 2021 a condizione che il datore di lavoro effettui relativa comunicazione di prestazione lavorativa e acquisti direttamente online i voucher Inps che hanno un valore di 10 euro.
Come funzionano i voucher badanti Inps 2021? Quando si possono usare i voucher Inps per i pagamenti delle badanti? I nuovi voucher Inps per pagare le badanti possono essere richiesti dai datori di lavoro e sono del valore di 10 euro.
- Come funzionano i voucher badanti 2021?
- Di che importo sono i voucher badanti 2021?
- Quali sono i limiti previsti per voucher badanti Inps 2021?
- Qual è la procedura per acquistare voucher Inps 2021 per badanti?
Come funzionano i voucher badanti?
Quando un datore di lavoro ha necessità di avere una badante ma non intende assumere con regolare contratto una badante, per prestazioni occasionali può optare per il pagamento con voucher Inps. Il datore di lavoro che decide di pagare con voucher una badante, una volta instaurato il rapporto di lavoro, deve comunicare all’Inps:
- i dati del lavoratore (nome, cognome, codice fiscale, tipo di prestazione);
- il luogo in cui la prestazione si svolge;
- la natura della prestazione lavorativa;
- tipologia e settore della prestazione lavorativa;
- il compenso pattuito tra le parti.
La comunicazione della prestazione lavorativa da parte del committente deve avvenire almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione e il prestatore ha diritto anche all’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata.
E’ bene specificare che anche per le badanti che vengono retribuite con i voucher Inps sono previsti riposi giornalieri e mensili di diritto.
Voucher badanti 2021: importi
L’importo del voucher badanti 2021 Inps è di 10 euro che prevedono:
- 8 euro di retribuzione oraria netta di 8 euro;
- 1,65 euro per la contribuzione ivs alla Gestione separata Inps;
- 0,25 euro per il premio assicurativo Inail;
- 0,10 euro per il finanziamento degli oneri di gestione della prestazione di lavoro occasionale e dell’erogazione del compenso al prestatore.
Limiti previsti per voucher badanti Inps 2021
I voucher Inps 2021 per badanti possono essere acquistati solo da privati e famiglie e non possono essere acquistati da imprese.
Sono previsti limiti anche per l’importo complessivo utilizzabile: ogni lavoratore può ricevere con i voucher Inps un importo massimo di 5mila euro annui, importo cumulabile e che può essere versato anche da più datori di lavoro.
Previsti anche limiti per i datori di lavoro: questi ultimi possono infatti assumere badanti, anche più di una, e retribuirle con voucher Inps ma per ogni collaboratrice il limite massimo è di 2.500 euro. Se si dovesse superare tale soglia, allora il rapporto di lavoro si trasformerebbe in contratto a tempo indeterminato.
Acquistare voucher Inps 2021 per badanti: come fare
I voucher Inps 2021 per badanti i possono acquistare esclusivamente in via telematica seguendo la procedura che prevede:
- registrazione di datore di lavoro e lavoratore;
- indicazione da parte del lavoratore della modalità con cui intende essere retribuito;
- comunicazione di lavoro occasionale da parte del datore di lavoro;
- pagamento diretto del lavoratore da parte dell’Inps entro il 15 del mese successivo alla prestazione.
Una volta eseguita la prestazione lavorativa, la badante per riscuotere il pagamento dovuto deve convalidare l’avvenuta prestazione tramite procedura informatica entro il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della stessa e una volta validata l’attività viene immediatamente disposto il pagamento.
COSA CAMBIA SE VOGLIO ASSUMERE LA BADANTE?
Procedura e regole per assumere una badante, a ore o convivente: cosa sapere su passaggi da seguire e retribuzioni
Per assumere una badante, che sia ad ore o convivente, bisogna stipulare un regolare contratto di lavoro seguendo le norme previste dal CCNL di riferimento e poi il datore di lavoro deve registrarlo sul sito Inps per il pagamento dei contributi previdenziali.
Quali sono regole e procedure per assumere una badante ad ore o una badante convivente? Capita sempre più spesso che famiglie di persone anziane o malate decidano di assumere una badante che possa prestare servizi e compagnia al proprio caro, ben consapevoli che la scelta della badante deve esser fatta in maniera molto oculata e che vi sono dei costi che la sua assunzione chiaramente comporta.
Sia nel caso di assunzione di una badante ad ore sia nel caso di assunzione di una badante convivente, è bene sapere che tutto deve essere regolarizzato, per evitare di incorrere in eventuali problemi con Fisco o con la stessa badante che potrebbe approfittarne, rispettando quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro per le badanti. Vediamo quali sono le regole per l’assunzione di una badante.
Cosa fare per assumere una badante
Una volta individuata la badante da assumere e aver deciso se l’assunzione è ad ore o per una badante convivente, deve essere redatto il regolare contratto di lavoro che deve riportare:
- dati anagrafici, documento di identità e codice fiscale del datore di lavoro;
- dati anagrafici, documento di identità e codice fiscale del lavoratore;
- livello di inquadramento del lavoratore;
- mansioni del lavoratore e luogo di svolgimento del lavoro;
- retribuzione, o oraria o giornaliera;
- orari di lavoro, sia per badante ad ore sia per badante convivente;
- riposi;
- ferie e permessi;
- durata del contratto;
- firmata di entrambe le parti, datore di lavoro e lavoratore.
Una volta ufficializzato il contratto di lavoro, il datore di lavoro deve registrarlo all’Inps per il versamento dei contributi previdenziali. La registrazione del contratto per la badante, a ore o convivente, si può effettuare accedendo al sito Inps, registrandosi e inserendo il proprio Pin Inps, entrando nell’area ‘Servizi per il cittadino’ e seguendo la procedura.
All’interno di quest’area è disponibile anche il cassetto previdenziale per il lavoro domestico che permette alle famiglie di controllare costantemente lo stato dei pagamenti dei contributi e le scadenze da rispettare nonchè di modificare eventualmente i dati del rapporto di lavoro.
Cosa fare dopo l’assunzione della badante
Dopo la registrazione dell’assunzione di una badante, l’Inps apre una posizione assicurativa e invia al datore di lavoro gli avvisi per il pagamento dei contributi dovuti, in base alla paga oraria che la badante percepisce.
I contributi alle badanti devono essere pagati con bollettini MAV che si possono o scaricare direttamente dal sito Inps o ricevere a casa del datore di lavoro, e si devono versare trimestralmente con scadenze prefissate che sono: 10 gennaio, 10 aprile, 10 luglio e 10 ottobre.
Dal canto suo, il datore di lavoro può scegliere se pagare online i contributi dei lavoratori domestici e ricevere le notifiche delle relative scadenze e se i contributi vengono regolarmente pagati, il datore di lavoro può usufruire anche di alcune agevolazioni fiscali.
Per l’assunzione di una badante, o ad ore o convivente, sottolineiamo, che non è obbligatorio stipulare un contratto formale di assunzione basta anche la lettera di assunzione che rappresenta comunque una modalità di assunzione badanti del tutto regolare e legale. Una volta assunta la badante, oltre al pagamento dei contributi previdenziali, il datore di lavoro è tenuto anche alla erogazione del Tfr al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Cosa prevede il Contratto badanti 2019
La scelta di assunzione di una badante ad ore o convivente determina la retribuzione che chiaramente varia ed è stabilita da contratto nazionale di lavoro per le badanti. Per la badante convivente, che sia full time, lo stipendio mensile netto è:
- di 629,15 euro per il livello A;
- di 743,55 euro per il livello AS;
- di 800,74 euro per il livello B;
- di 857,94 euro per il livello BS;
- di 915,15 euro per il livello C;
- di 972,33 euro per il livello CS.
Per la badante convivente part time, invece, lo stipendio mensile è:
- di 568,32 euro per il livello B;
- di 596,74 euro per il livello BS;
- di 659,24 eur per il livello C.
Per la badante ad ore, invece, la retribuzione oraria prevista dal CCNL è:
- Livello A 4,62 euro;
- Livello AS 5,45 euro;
- Livello B 5,78 euro;
- Livello BS 6,13 euro;
- Livello C 6,47 euro;
- Livello CS 6,82 euro;
- Livello D 7,87 euro;
- Livello DS 8,21 euro.
Il contratto nazionale per badanti, ad ore e conviventi, prevede poi norme per i permessi, che sono solitamente di 16 ore all’anno di permessi retribuiti che diventano 40 ore nei casi di badanti conviventi che lavorano presso lo stesso soggetto da almeno un anno e mezzo, mentre le badanti part time (che lavorano meno di 40 ore a settimana) hanno diritto a un numero di ore annuali di permessi proporzionato alle ore di lavoro effettivamente prestato.
Sono poi previsti 26 giorni di ferie annuali retribuite, giorno di riposo settimanale e riposo totale nei giorni delle festività dell’anno.
In caso di malattia, la badante convivente non deve inviare alcun certificato, a meno che la malattia non accada mentre la badante è in ferie, mentre la badante ad ore deve avvisare della sua assenza e provvedere ad inviare tempestivamente il relativo certificato del medico.
Sanzioni previste per badante in nero
Chi non assume regolarmente una badante ma in nero rischia di incorrere in sanzioni decisamente elevate, comprese tra i 1.500 e i 12.000 euro, e in caso di condanna all’assunzione il datore di lavoro è obbligato anche a pagare gli arretrati dei contributi previdenziali mai versati compresi di sanzioni e interessi previsti.
Badante non convivente, stipendio lordo e netto medio in base ore a settimana lavoro
Come si calcola lo stipendio delle badanti non conviventi?
Lo stipendio delle badanti non conviventi si calcola sulle ore di lavoro che si svolgono effettivamente e ad ogni livello previsto da contratto corrisponde una retribuzione netta oraria.
L’assunzione di badanti può diventare fondamentale in quelle famiglie in cui si necessita di qualcuno che possa sempre essere presente e assistere il parente anziano, autosufficiente o non, in assenza di altri membri della famiglia. E si può scegliere se assumere badanti conviventi o non conviventi in base alle proprie esigenze prevedendo diversi orari di lavoro per le badanti non conviventi e con costi che possono essere anche diversi da città a città e variare tra Milano, roma, Napoli, Bologna, Bari, Palermo, Genova, Firenze, Venezia, Perugia, Ancona, Messina, Cagliari.
Contratto badante non convivente 40 ore
Il contratto collettivo colf e badanti non prevede alcun requisito minimo di ore settimanali per la stipula di un contratto per le badanti non conviventi ma stabilisce le ore massime di svolgimento del lavoro che sono 40 per i lavoratori non conviventi e 54 per i lavoratori conviventi.
Ciò significa che è possibile assumere una badante anche per un’ora alla settimana seguendo le stesse regole e procedure previste per l’assunzione di una badante per 40 ore settimanali o 54. Le differenze legate al numero di ore settimanali prevedono, chiaramente, differenze per versamenti di contributi, disoccupazione, malattia, maternità, ecc. Le ore di lavoro delle badanti non conviventi determinano lo stipendio mensile calcolato ad ore.
Contratto badante non convivente 30 ore
La differenza tra le badanti non conviventi che lavorano fino alle 23 ore settimanali e quelli che lavorano più di 23 ore è il calcolo contributi Inps considera la settimana contributiva completa quella in cui la colf o badante lavora 24 ore o più. Un calcolo che, in realtà, ha poi conseguenze anche su altri aspetti come disoccupazione e maternità, perchè l’Inps, nel calcolo dei requisiti minimi valorizza le settimane in base sempre alle 24 ore.
Se, ad esempio, una badante non convivente lavora 12 ore a settimana, pe avere la disoccupazione deve raggiungere il doppio delle settimane di una badante che lavora 24 o più ore a settimana. Inoltre, la pensione si calcola sempre sulle settimane di 24 o più ore contributive e se le ore sono inferiori ciò che si matura è molto basso.
Contratto badante non convivente 54 ore
La badante full time lavora per 10 ore giornaliere non consecutive, con 2 ore di riposo, che si traducono in 54 ore settimanali. Tuttavia, l’assunzione delle badanti non conviventi non si può fare per 54 ore settimanali, che sono quelle indicate per badanti conviventi, ma per 52, 40 o 30 ore settimanali, o per un numero di ore diverso a seconda della necessità, restando nel limite massimo di 10 ore al giorno non consecutive.
Contratto part time badanti
La badante non convivente si può assumere anche con contratto part time, cioè con 30 ore di lavoro settimanali, stabilendo lo svolgimento dell’attività lavorativa in precise fasce orarie che sono solitamente tra le 6 e le 14 o tra le 14 e le 22. Le 30 ore di lavoro si possono svolgere distribuite in 10 ore giornaliere per 3 giorni alla settimana, con il rispetto delle 10 ore non consecutive.
Giorni di riposo badante non convivente
Le badanti non conviventi, come tutti i collaboratori domestici, hanno diritto a 16 ore all’anno di permessi retribuiti e sono previsti tre giorni di permesso retribuito in caso di lutto (morte di un familiare o parente); due giorni di permesso retribuito nel caso di nascita di un figlio e ulteriori ore di permesso ma non retribuite.
I lavoratori a tempo pieno e indeterminato che lavorano presso lo stesso soggetto da almeno un anno e mezzo hanno diritto a 40 ore di permessi retribuiti per la frequenza di corsi professionali specifici per il lavoro domestico, mentre le badanti part time (meno di 40 ore a settimana) hanno diritto a un numero di ore annuali proporzionato al loro orario di lavoro.
La badante non convivente ha, inoltre, diritto al riposo totale durante le festività dell’anno, come primo gennaio, 25 e 26 dicembre, 6 gennaio, Lunedì di Pasqua, 25 aprile, primo maggio, 2 giugno, 15 agosto, primo novembre, 8 dicembre e giorno del Santo Patrono della propria città. E sono anche previsti i giorni liberi che sono le domeniche e altre 12 ore libere in altro giorno.
Livelli badanti 2019
Stando a quanto previsto dal Ccnl di riferimento, per i lavoratori domestici, badanti non conviventi comprese, sono previsti quattro livelli, cui corrispondono retribuzioni e mansioni differenti e sono:
- Livello A, per collaboratore familiare con meno di 12 mesi di esperienza professionale, non addetto all’assistenza di persone, le cui mansioni sono addetto alle pulizie e alla lavanderia, aiuto di cucina, assistente ad animali domestici, addetto innaffiatura ed aree verdi, operaio comune che svolge piccoli interventi di manutenzione;
- Livello AS, per addetto alla compagnia e baby-sitter;
- Livello B, per collaboratore generico polifunzionale con mansioni di pulizie, riassetto casa, addetto cucina, lavanderia e assistente ad animali domestici, custode di abitazione privata, cameriere, giardiniere, autista, addetto al riassetto camere e servizio prima colazione anche per gli ospiti del datore;
- Livello BS, per assistente a persone autosufficienti e addetto per eventuali mansioni di pulizia della casa degli assistiti;
- Livello C, per cuochi;
- Livello CS, per assistente a persone non autosufficienti senza un diploma specifico e addetto ad eventuali attività connesse al vitto e alla pulizia della casa degli assistiti;
- Livello D, per amministratore dei beni e del patrimonio di famiglia, maggiordomo, governante, capo cuoco, capo giardiniere, istitutore con mansioni di istruzione/educazione dei componenti del nucleo familiare;
- Livello DS, per assistente a persone non autosufficienti con diploma specifico e addetto ad eventuali attività connesse al vitto e alla pulizia della casa degli assistiti, direttore di casa con mansioni di coordinamento e gestione per tutte le attività della casa.
Contratto badanti 2019: stipendio, livelli e mansioni
Lo stipendio delle badanti dipende dal livello di assunzione, dalle ore di lavoro, dal fatto se la badante sia o meno convivente, part time o full time.
Le principali mansioni della badante, convivente e non, dunque, sono: far compagnia alla persona anziana, pulire e mantenere in ordine la casa, fare la spesa, preparare i pasti, aiutare la persona a muoversi, curarne l’igiene personale, controllare che prenda le medicine e segua le terapie prescritte.
Per quanto riguarda gli stipendi, quelli orari netti previsti per le badanti non conviventi sono:
- per Livello A 4,62 euro;
- per Livello AS 5,45 euro;
- per Livello B 5,78 euro;
- per Livello BS 6,13 euro;
- per Livello C 6,47 euro;
- per Livello CS 6,82 euro;
- per Livello D 7,87 euro;
- per Livello DS 8,21 euro.
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