FISCO CONSULTING

Tre milioni i contribuenti che hanno aderito al piano di rientro proposto loro dal fisco a settembre.

Per aderire alla rottamazione quater i termini slittano in avanti di cinque giorni dopo la scadenza iniziale, che era stata fissata al 31 ottobre.

Per saldare le cartelle esattoriale relative al periodo tra il 2000 e il giugno 2022 saranno considerati validi anche i pagamenti effettuati entro il 6 novembre, nell’ottica del “fisco-amico” sostenuto anche dal viceministro Maurizio Leo. Questo significa che, se ci sono ritardatari fra i tre milioni di contribuenti che hanno aderito al piano di rientro indirizzato loro dal Fisco a settembre, questi hanno ancora un po’ di tempo per passare alla cassa e mettersi in regola.

Rottamazione e benefici

Chi incorre in ritardi, parziali o mancati pagamenti però, perderà i benefici della rottamazione: in tal caso subentrerà infatti l’obbligo di versare tutte le tasse non versate in un’unica soluzione con carico di sanzioni, multe, aggi e interessi.

Versamento unico o le rate

Va comunque ricordato che la prima rata della rottamazione quater è soltanto la tappa iniziale di un percorso molto articolato. E’ previsto infatti un versamento unico senza interessi oppure, in alternativa, un numero massimo di 18 rate consecutive da saldare in cinque anni, la seconda con termine fissato al 30 novembre. Le successive, da distribuire in quattro anni, dovranno essere pagate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.

Rate e interessi

La prima e la seconda rata sono pari al 10% delle somme dovute in regime di definizione agevolata, le restanti saranno di pari importo. Con il pagamento a rate si applicano interessi al tasso del 2% annuo dal primo novembre 2023. I moduli si trovano alla “Comunicazione delle somme dovute” della definizione agevolata e per pagarli si può utilizzare il servizio Pagaonline oppure i canali telematici di banche Poste italiane e gli altri prestatori di servizi di pagamento che aderiscono a PagoPa. In alternativa c’è anche il nuovo servizio di domiciliazione bancaria nella sezione “definizione agevolata” in area riservata, con il quale è possibile attivare o revocare l’addebito diretto delle rate sul conto corrente, anche intestato a un altro soggetto se autorizzato.

Cosa riguarda la rottamazione quater

 Va ricordato che la rottamazione quater riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo tra il primo gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, compresi quelli contenuti in cartelle non ancora notificate; quelli interessati da provvedimenti di rateizzazione o sospensione; quelli oggetto di una precedente misura agevolativa, cioè la cosiddetta rottamazione e/o saldo e stralcio, anche se decaduta per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento. Escluse invece le somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato; i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Cosa prevede la pace fiscale 2023

La pace fiscale del 2023 in Italia rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti di regolarizzare la loro situazione fiscale. Il governo ha predisposto una serie di misure per definire tramite agevolazioni debiti e contenziosi con il Fisco, beneficiando di condizioni vantaggiose, prima tra tutte l’annullamento di sanzioni e interessi. Tra le novità più rilevanti l’annullamento automatico delle cartelle esattoriali inferiori a mille euro, non pagate entro il 2015, e la possibilità di accedere a nuove forme di rottamazione per debiti superiori.

Come fare la rottamazione delle cartelle

 La rottamazione delle cartelle è una procedura che consente di pagare i debiti tributari in modo agevolato, senza interessi e sanzioni. Per accedere alla rottamazione, è possibile presentare una domanda entro il termine stabilito dalla legge e versare le rate previste. La rottamazione riguarda le cartelle esattoriali emesse fino al 31 dicembre 2019 e scadute al 31 dicembre 2020. La domanda di rottamazione può essere presentata online sul sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite un intermediario abilitato.



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