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La scadenza per pagare il saldo o seconda rata Imu è il 16 dicembre: ecco cosa cambia per il 2022, chi è chiamato alla cassa, chi è esonerato, quando spetta lo sconto e come si effettua il pagamento.

L’Imposta Unica Municipale ha due scadenze: la prima per l’acconto o prima rata e la seconda per il saldo (o seconda rata). Il calendario per il versamento dell’Imu segue quindi due appuntamenti e chiama alla cassa i proprietari di abitazioni diverse dalla prima volta a giugno ( 16 giugno) e una a dicembre.

In vista della scadenza Imu 2022 di dicembre, i soggetti passivi obbligati a pagare l’imposta sulla casa sono:

  • titolari di diritti di proprietà o di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione, superficie, enfiteusi);
  • il concessionario di aree demaniali;
  • il locatario di immobili in leasing.

L’Imu si applica:

  • a fabbricati, aree fabbricabili;
  • terreni agricoli e capannoni;
  • a immobili di lusso, ovvero rientranti nelle categorie catastali A1, A8 e A9.

Come di consueto è il 16 dicembre 2022 la data in cui si paga il saldo o seconda rata dell’Imu, ma non va dimenticato che dal 2011 a oggi la normativa Imu è stata sottoposta a numerose modifiche che hanno alimentato molti dubbi sul suo meccanismo di funzionamento, a partire da chi deve pagare l’Imu e come si paga, a chi invece è esonerato completamente e quando spetta lo sconto.

Il calendario di pagamento dell’Imu è molto semplice, perché le scadenze ricorrono su base semestrale. Gli appuntamenti sono due:

  • acconto o prima rata entro il 16 giugno;
  • saldo o seconda rata con eventuale conguaglio entro il 16 dicembre.

Per sapere quanto pagare di Imu si fa riferimento alle aliquote approvate dal proprio Comune con apposita delibera pubblicata sul sito del Ministero delle Finanze entro il 28 ottobre dell’anno di riferimento.

Tra le novità di quest’anno c’è l’accorpamento di Imu e Tasi in un’unica imposta, che si riflette nel calcolo dell’imposta: in sostituzione della Tasi i Comuni possono infatti applicare una maggiorazione alle aliquote Imu.

Chi è esonerato dal pagamento dell’Imu

La regola generale prevede che l’Imu non è dovuta sull’abitazione principale e relative pertinenze (una per categoria catastale). Sono quindi esenti:

  • il possessore di un solo immobile adibito ad abitazione principale;
  • le pertinenze di categoria catastale C2, C6 e C7;
  • le unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari;
  • unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa destinate a studenti universitari assegnatari, anche in assenza della residenza anagrafica;
  • i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;
  • la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli;
  • un solo immobile non locato, posseduto dai soggetti appartenenti alle Forze armate, alle Forze di polizia, al personale dei Vigili del fuoco nonché a quello appartenente alla carriera prefettizia.

Come cambia l’Imu nel 2022?

Alle regole ordinarie appena descritte, nel 2022 si sono aggiunti due nuovi casi di esenzione Imu:

  • l’esenzione per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché non viene modificata la destinazione e a condizione che non siano locati (beni merce);
  • l’esenzione a carico di entrambi i coniugi che per motivi di lavoro risiedono in abitazioni diverse, sia situate nello stesso Comune che in Comuni diversi.

La sentenza n. 209 della Corte Costituzionale, pubblicata il 13 ottobre 2022, ha infatti ristabilito la doppia esenzione Imu per i coniugi in relazione alla rispettiva abitazione principale dichiarando illegittima la norma che imponeva di scegliere su quale immobile pagare l’Imu.

Nel 2022 si applica ancora l’esenzione Imu:

  • per immobili della categoria catastale D/3 (cinema, teatri, sale per concerti) a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività.
  • per i fabbricati inagibili dopo il sisma del 2012 in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Riduzione Imu 2022

Vediamo allora quando spetta e come funziona lo sconto.

In presenza di alcuni requisiti specifici il contribuente può ottenere uno sconto del 50% sull’Imu dovuta. L’agevolazione spetta:

  • per gli immobili di interesse storico-artistico;
  • per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo in cui si verificano queste condizioni;
  • per gli immobili concessi in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado (genitori-figli) a condizione che l’immobile sia utilizzato come abitazione principale, che il contratto sia registrato e che il comodante possieda una sola abitazione in Italia con residenza nello stesso Comune in cui si trova l’immobile in concessione.

Inoltre è previsto un sconto per le abitazioni locate con canone concordato, con l’Imu ridotta al 75%.

Come si paga l’Imu in scadenza il 16 dicembre 2022?

Ci sono tre modi per pagare l’Imu:

  • con modello F24;
  • tramite bollettino postale;
  • online con PagoPA.

Oppure, tramite il proprio intermediario abilitato (commercialista o consulente fiscale).

Infine, ricordiamo che chi non paga entro la scadenza del 16 dicembre va incontro alle sanzioni.

L’Imu non versata può essere regolarizzata con lo strumento del ravvedimento operoso oppure a rate, facendone richiesta al Comune dopo l’avviso di accertamento.

 



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