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Bonus assunzioni giovani under 36: arriva l’ok dall’Europa per l’esonero integrale dai contributi da versare in caso di assunzioni a tempo indeterminato e stabilizzazioni intervenute nel biennio 2021-2022.

Prima ancora dell’ufficialità lo ha annunciato il Ministero del Lavoro nella risposta all’interrogazione rilasciata in Commissione Lavoro alla Camera il 15 settembre 2021.

Assunzioni giovani under 36 sarà presto disponibile: è arrivato l’atteso via libera dell’Unione Europea.

L’esonero contributivo per le aziende che assumono giovani under 36 è pari al 100%, per un periodo massimo di 36 mesi, nel limite massimo di 6.000 euro all’anno.

Due importanti agevolazioni contributive previste dalla legge di Bilancio 2021 non sono ancora operative in quanto attendono la prescritta autorizzazione della Commissione UE.

Si tratta degli sgravi previdenziali per i giovani under 36 e per le donne disoccupate e prive di impiego. Nel corso del question time del 15 settembre scorso alla Camera dei Deputati – XI Commissione la sottosegretaria del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fatto il punto sull’iter burocratico. Se per le assunzioni agevolate dei giovani l’autorizzazione è prossima, si dovrà invece attendere ancora per fruire dello sgravio totale per le donne. Un ritardo che rischia di danneggiare le imprese?

Era infatti rimasta in sospeso, nell’attesa che l’Unione Europea si pronunciasse sull’impiego delle risorse, la misura che concede ai datori di lavoro un esonero contributivo del 100 per cento a fronte di assunzioni a tempo indeterminato e stabilizzazioni effettuate nel biennio 2021-2022.

La notizia arriva ancora prima dell’ufficialità dell’autorizzazione, in occasione del Question Time che si è svolto alla Commissione Finanze della Camera il 15 settembre 2021, quando la Sottosegretaria del Ministero del Lavoro Tiziana Nisini ha annunciato che il 14 settembre “la Rappresentanza permanente ha anticipato l’esito positivo della procedura autorizzativa”.

Tra l’altro erano due le agevolazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2021 ancora in standby perché sottoposte al nulla osta dell’UE riservato agli aiuti di Stato: quella per l’assunzioni di donne lavoratrici, ancora non autorizzata, e il bonus per i giovani sotto i 36 anni appena svincolato.

Bonus assunzioni giovani under 36: arriva il via libera dall’Europa

Inserito nel pacchetto di agevolazioni previste per incentivare l’occupazione, il bonus per le assunzioni di giovani sotto i 36 anni consiste in uno sgravio integrale sui contributi dovuti dai datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato o che trasformano in indeterminato i rapporti a termine. Un’esenzione concessa per un massimo di 36 mesi (48 mesi per le regioni del Mezzogiorno) e fino a 6.000 euro annui.

Questa misura, insieme al Bonus assunzione donne 2021, è stata oggetto dell’interrogazione cui la rappresentante del Ministero ha risposto il 15 settembre 2021.

n attesa che venisse reso disponibile l’esonero molte imprese nel corso di quest’anno hanno attivato nuovi rapporti di lavoro o stabilizzato rapporti di lavoro a tempo determinato sostenendo l’intera contribuzione, e confidando poi in un futuro rimborso.

Le assunzioni e le trasformazioni coperte dal beneficio, infatti, sono quelle instaurate nel periodo 2021-2022, ma fino ad ora tutti i costi hanno pesato unicamente sui bilanci delle imprese.

Arriva il via libera per il Bonus assunzioni under 36: ora manca l’esonero per le donne

Il problema dei costi sostenuti dalle imprese che confidano negli sgravi contributivi riguarda anche il bonus assunzione donne 2021 che prevede uno lo sgravio contributivo al 100 per cento a fronte dell’assunzione, sempre nel biennio 2021-2022, di donne disoccupate.

Anche su questa seconda misura si è concentrata l’interrogazione del 15 settembre: in questo caso il procedimento autorizzativo sta richiedendo ancora più tempo, allungando ulteriormente l’attesa.

Per quanto riguarda invece le agevolazioni previste per l’occupazione femminile, non può negarsi che si sia registrata una maggiore complessità delle procedure. Allo stato sono in corso interlocuzioni serrate con i competenti uffici della Commissione europea, per superare preventivamente alcune criticità tecniche, alle quali farà seguito, a breve, l’avvio della procedura di notifica.

Anche con riferimento a questa misura agevolativa, siamo confidenti che possa essere avviato al più presto possibile l’iter autorizzativo da parte della Commissione europea e che esso possa avere esito positivo.”

Ha aggiunto la Sottosegretaria assicurando, però, il massimo impegno perché entrambe le misure possano trovare al più presto concreta applicazione.

Il bonus assunzioni donne 2021 e l’esonero per le assunzioni under 36 costituiscono un supporto importante in questo momento delicato per il mercato del lavoro.


Le 3 condizioni che il datore deve rispettare secondo la circolare Inps

C’è poi un interessante dettaglio da sottolineare in riferimento alla circolare dell’Inps ufficiale contenente le istruzioni relative all’esonero “per l’assunzione di giovani a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel biennio 2021-2022”.

L’Istituto di previdenza specifica infatti che con riferimento al rispetto delle norme fondamentali in materia di condizione di lavoro e di assicurazione sociale obbligatoria, la fruizione dell’esonero contributivo è subordinata al rispetto, da parte del datore di lavoro che assume, di 3 condizioni.

La prima è la regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi della normativa in materia di documento unico di regolarità contributiva.

La seconda è l’assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge.

La terza è il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

L’Inps ha inviato la circolare ai dirigenti centrali e territoriali, ai responsabili delle agenzie, ai coordinatori generali, centrali e territoriali delle aree dei professionisti e al coordinatore generale, ai coordinatori centrali e ai responsabili territoriali dell’area medico legale.

Allo stesso tempo anche al presidente, al vicepresidente, ai consiglieri di amministrazione, al presidente e ai componenti del consiglio di indirizzo di vigilanza, al presidente e ai componenti del collegio dei sindaci, al magistrato della corte dei conti delegato all’esercizio del controllo, ai presidenti dei comitati amministratori di fondi, gestioni e casse, al presidente della commissione centrale per l’accertamento e la riscossione dei contributi agricoli unificati, ai presidenti dei comitati regionale.

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