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Colf, badanti e baby sitter: per chi lavora con contratto domestico la dichiarazione dei redditi è sempre obbligatoria, salvo il caso di chi ha percepito meno di 8.174 euro.

La dichiarazione dei redditi per i lavoratori domestici – come ad esempio colfbadanti e baby sitter – è sempre obbligatoria, eccetto per coloro che hanno guadagnato meno di 8.174,00 euro (no tax area nel 2021). Infatti, in questi casi il datore di lavoro non agisce in qualità di sostituto d’imposta, come invece avviene nella generalità dei rapporti di lavoro, e di conseguenza è il lavoratore a farsi carico delle imposte dovute al Fisco.

Per questo motivo, per il calcolo dello stipendio netto di colf e badanti è sufficiente sottrarre dalla cifra pattuita i contributi previdenziali versati dal datore di lavoro (che a sua volta può dedurli dalla dichiarazione dei redditi). Questo non significa che sullo stipendio percepito non si versa l’Irpef, ma solo che questa viene pagata in un secondo momento dal collaboratore domestico stesso.

Con la dichiarazione dei redditi viene dunque calcolata l’imposta effettivamente dovuta considerando i redditi percepiti nell’anno precedente. Da questa però andranno sottratte bonusdeduzioni e detrazioni, come ad esempio quelle da lavoratore dipendente che, in quanto il datore di lavoro non agisce come sostituto d’imposta, non sono state riconosciute in busta paga. Lo stesso dicasi dell’ex bonus Renzi, oggi chiamato trattamento integrativo, che spetta anche ai lavoratori domestici e per questo può essere recuperato dalla dichiarazione dei redditi.

Per l’invio della dichiarazione dei redditi colf e badanti possono scegliere indifferentemente tra il modello 730/2022 e il modello Redditi Pf. Entrambi, infatti, possono essere utilizzati anche in assenza di sostituto d’imposta.

La differenza è che per il modello 730/2022, per il quale le tempistiche di liquidazione sono più veloci, c’è tempo fino al 30 settembre per l’invio, mentre per il modello Redditi Pf la scadenza è fissata al 30 novembre.

Cosa serve per la dichiarazione dei redditi di colf e badanti

I documenti necessari per inviare la dichiarazione dei redditi sono diversi. A non poter mai mancare è la certificazione unica consegnata dal datore di lavoro, nella quale è indicato il reddito effettivamente percepito nel periodo d’imposta oggetto di dichiarazione.

In presenza di più datori di lavoro, ci dovranno quindi essere tante certificazioni uniche quanti sono stati i datori di lavoro nel 2021.

Quali imposte devono versare colf e badanti

Il rapporto di lavoro domestico è tassato al pari del normale rapporto di lavoro subordinato, con la differenza che per colf, badanti e baby sitter le imposte non vengono già trattenute dal datore di lavoro.

Per questo motivo, con la dichiarazione dei redditi che viene inviata nell’anno successivo si andranno a dichiarare tutte le entrate percepite, così che l’Agenzia delle Entrate possa calcolare l’ammontare di quanto complessivamente dovuto.

Come noto, le regole fiscali sono cambiate dall’1 gennaio 2022. Tuttavia, dal momento che la dichiarazione dei redditi prende come riferimento l’anno precedente, per capire quali sono le imposte dovute bisognerà guardare a quanto succedeva lo scorso anno.

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