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Pensionati italiani all’estero: quali sono i 5 migliori Paesi in cui espatriare?

Se stai pensando di lasciare l’Italia per andare a vivere altrove una volta raggiunta la pensione questo articolo ti sarà di grande aiuto.

Vi faremo scoprire quali sono i migliori 5 Paesi in cui andare a vivere se sei un pensionato, per ottenere una pensione con tassazione ridotta.

La scelta del Paese di emigrazione prendendo in considerazione i vantaggi fiscali che uno Stato può offrire.

La scelta di questi Paesi è effettuata prendendo in considerazione il regime fiscale che applicano ai redditi percepiti da parte di pensionati. Si tratta di particolari regimi fiscali volti ad attrarre in questi stati pensionati provenienti da altre parti del mondo.

Quindi è richiesto lo spostamento della residenza nel Paese estero in cui si emigra, in modo da farsi trovare preparati in caso di possibile accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Residenza Fiscale Dei Pensionati

Trasferirsi all’estero comporta delle conseguenze fiscali importanti. In particolare, l’articolo 3 del DPR n. 917/86 (TUIR), definisce, infatti, quelle che sono le regole di tassazione dei soggetti residenti e non residenti in Italia.

I soggetti fiscalmente residenti in Italia, sono tenuti a dichiarare in Italia tutti i loro redditi, ovunque prodotti, secondo la c.d. “worldwide taxation“, mentre i soggetti non residenti fiscalmente sono tenuti a dichiarare in Italia solo i redditi ivi prodotti (salvo quanto indicato nelle varie Convezioni bilaterali stipulate dall’Italia con i vari Paesi esteri).

Avrai capito, quindi, che è importante capire come fare ad essere considerati fiscalmente residenti all’estero. Per essere considerati residenti fiscalmente all’estero, devono sussistere le seguenti condizioni:

  • Non essere stati iscritti nell’anagrafe delle persone residenti in Italia per più della metà dell’anno (e cioè per 183 giorni negli anni normali, 184 in quelli bisestili), con contestuale iscrizione all’A.I.R.E.;
  • Di non avere avuto il domicilio in Italia per più di metà dell’anno (ex art. 43 c.c.);
  • Non aver avuto dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno (ex art. 43 c.c.).

Devi tenere presente che qualora venga a mancare anche una sola di queste condizioni si è considerati residenti fiscalmente in Italia.

Si è, inoltre, considerati residenti in Italia, ai sensi della legislazione italiana, salvo prova contraria, se si è cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato (ex art. 2, co. 2-bis del TUIR).

Si tratta, in particolare, dei territori individuati con decreto del Ministro delle Finanze 4 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni (“Lista paesi black list“).

Detto questo, vediamo quali sono i 5 migliori Paesi dove espatriare per i pensionati italiani.

Portogallo: Tassazione Pensionati Aliquota 10% Per 10 Anni

In Portogallo i pensionati sono tassati al 10% per 10 anni.

Il Portogallo è sicuramente il Paese europeo che ha saputo attrarre maggiormente i pensionati. La ragione principale è legata al regime fiscale che il Portogallo applica nei confronti dei pensionati provenienti dall’estero. Il D.L. n. 249/2009 approvato dal parlamento portoghese ha introdotto la figura del soggetto “Residente non abituale” (“Nao residente Habitual”).

Lo status di Residente non Abituale permette di ottenere tassazione al 10% per 10 anni di imposte sulla pensione, da parte delle autorità fiscali portoghesi dipende dal verificarsi di tre condizioni essenziali:

  1. Che l’interessato non sia stato tassato come residente fiscale in Portogallo in nessuno dei cinque anni precedenti a quello in cui lo statuto viene richiesto;
  2. Che l’interessato possieda le condizioni necessarie per essere considerato residente fiscale in Portogallo. La residenza può essere acquisita nei casi in cui il soggetto :
    • Abbia soggiornato in territorio portoghese per più di 183 giorni, di seguito o interpolati;
    • Nel caso in cui il periodo di permanenza sia inferiore ai 183 giorni, disponga in territorio portoghese di abitazione in condizioni che permettano di supporre l’intenzione di mantenerla e occuparla come residenza abituale;
  3. Lo status di residente fiscale non abituale sia richiesto entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui l’attribuzione dello statuto dovrà produrre effetto.

Lo status di residente non abituale in Portogallo permette di ottenere la tassazione con aliquota 10% della pensione estera percepita. L’agevolazione ha una durata di dieci anni.

Attenzione! Fino a quando non otterrai questa qualifica di residente non abituale in Portogallo la pensione percepita dall’Italia sarà regolarmente tassata in Portogallo.


Tunisia: Riduzione Dell’imponibile Della Pensione Dell’80%

In Tunisia i pensionati sono tassati solo sul 20% della pensione con aliquota 7%.

Sono sicuro che non avresti mai pensato di trovare la Tunisia in questa lista di Paesi. Ricorda che questa lista è stilata in base ai vantaggi legati ai regimi fiscali dei vari Paesi per i pensionati italiani.

La Tunisia può vantare un regime tributario particolarmente vantaggioso, soprattutto per i pensionati italiani. In particolare, i pensionati che hanno ottenuto la pensione da un pubblico impiego. In pratica, i pensionati che decidono di trasferirsi nel Paese, possono beneficiare di una tassazione del solo 20% della loro pensione lorda italiana.

Per poter ottenere questa agevolazione è indispensabile effettuare una corretta procedura di trasferimento di residenza all’estero.

Presupposti Per L’esenzione Da Tassazione

Il riconoscimento dello statuto di residente fiscale non abituale, è conseguenza del possesso di alcuni requisiti. La verifica di questi requisiti consente di ottenere la riduzione dell’80% della pensione tassabile, da parte delle autorità fiscali turche. L’aliquota massima applicabile sui redditi da pensione è del 7%. Tale detassazione dipende dal verificarsi di tre condizioni essenziali:

  • Il pensionato italiano non sia stato tassato come residente fiscale in Tunisia in nessuno dei cinque anni precedenti a quello in cui lo statuto viene richiesto;
  • Il pensionato italiano possieda le condizioni necessarie per essere considerato residente fiscale in Tunisia. La residenza può essere acquisita nei casi in cui il pensionato:
    • Abbia soggiornato in territorio portoghese per più di 183 giorni, di seguito o interpolati;
    • Nel caso in cui il periodo di permanenza sia inferiore ai 183 giorni, disponga in territorio tunisino di abitazione in condizioni che permettano di supporre l’intenzione di mantenerla e occuparla come residenza abituale;
  • Lo statuto di residente fiscale non abituale sia richiesto entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui l’attribuzione dello statuto dovrà produrre effetto.

Deve essere ricordato che il conseguimento dello status di residente non domiciliato in Tunisia non è automatico. Esso dipende dalla valutazione e approvazione previa da parte delle autorità fiscali turche. La valutazione di ogni richiesta e la conseguente valutazione avviene, in media, entro sei mesi.

Fino a quel momento non si potrà godere del regime di esenzione parziale, di cui stiamo parlando.

NOTA BENE: Cosa importante da sottolineare è che, rispetto alle agevolazioni fiscali per i pensionati di altri Paesi, la Tunisia offre questo regime anche agli ex lavoratori del pubblico impiego che percepiscono pensioni ex Inpdap. Sono pochissimi, infatti, gli Stati che permettono agevolazioni fiscali anche per gli ex dipendenti pubblici in pensione.


Cipro: Tassazione Del 5% Sui Redditi Da Pensione Provenienti Dall’estero.

A Cipro aliquota 5% sulle pensioni estere.

Cipro è il terzo Paese che ho scelto per il regime fiscale offerto ai pensionati esteri. Va detto che Cipro è un Paese White list, quindi non vi sono problematiche legate al trasferimento di residenza. Per i pensionati esteri Cipro ha riservato un regime fiscale davvero vantaggioso. Si tratta di una tassazione proporzionale del 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero e superiori a €3.420.

Sotto a tale soglia gli assegni previdenziali non vengono proprio tassati!

Si tratta di un vantaggio da non sottovalutare. Una no tax area ed una tassa piatta del 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero. A questa imposta si deve aggiungere una sovrattassa destinata a rafforzare le finanze pubbliche dell’isola. Anche in questo caso, il presupposto fondamentale per ottenere il regime fiscale è l’aver effettuato correttamente il trasferimento di residenza a Cipro. Solo dopo aver ottenuto residenza fiscale nello Stato sarà possibile ottenere questa agevolazione.

L’unico motivo per cui ho inserito Cipro al terzo posto della classifica è quello finanziario. Inutile negare che Cipro abbia passato negli anni scorsi diversi periodi di illiquidità. Crisi che sono poi sfociate in prelievi forzosi sui conti correnti. Per questo motivo è opportuno avere cautela in questo tipo di trasferimento.


Grecia: Tassazione Aliquota 10% Sui Redditi Da Pensione Per 10 Anni

In Grecia aliquota 10% sulle pensioni estere per 10 anni.

La Grecia ha introdotto una particolare agevolazione fiscale volta al trasferimento (di residenza fiscale) nel Paese di pensionati che vivono all’estero. Si tratta di pensionati titolari di pensione di fonte estera, indipendentemente dalla nazionalità. Questi soggetti, nel rispetto delle condizioni di seguito esposte, possono beneficiare di una tassazione sostitutiva ed agevolativa, rispetto a quella ordinaria. Si tratta di una tassazione forfettaria con aliquota del 7% per i 10 periodi di validità dell’opzione.

Per ottenere la pensione defiscalizzata e vivere in Grecia da pensionato è necessario soddisfare alcune condizioni specifiche. Sono interessati al regime dei pensionati esteri le persone fisiche, titolari di redditi di pensione di fonte estera, che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Trasferimento di residenza fiscale in Grecia – Soggetti che trasferiscono la residenza fiscale da uno Stato con il quale è in vigore un accordo di cooperazione amministrativa in materia fiscale con la Grecia;
  • Residenza fiscale estera pregressa – Non erano residenti fiscali in Grecia nei cinque dei sei anni precedenti il trasferimento della residenza fiscale in Grecia;
  • Soggetti titolari di redditi da pensione di fonte estera (non greca).

Infine bisogna essere iscritti all’AIRE e compilare tutta la modulistica per l’accredito della pensione sul proprio conto corrente estero. Vediamo in dettaglio i requisiti richiesti.


Romania: Tassazione Aliquota 10% Sui Redditi Da Pensione

In Romania aliquota 10% sulle pensioni estere.

Per i pensionati è in vigore una aliquota speciale al 10%, un terzo di quella media italiana. Motivo per il quale molti si trasferiscono a vivere in Romania. Rispetto agli altri stati occorre tenere in considerazione che non si tratta di una agevolazione particolare. Infatti, in genere è in vigore un’aliquota fissa dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (PIT) del 10%. Anche i pensionati esteri che trasferiscono la propria residenza fiscale in Romania, quindi, possono andare a beneficiare dell’ordinaria aliquota fiscale del 10%.


Tabella Riepilogativa: Migliori Stati Dove Trasferirsi Per Pensionati

PAESE REGIME DI TASSAZIONE DELLE PENSIONI ESTERE
Portogallo Possibilità di esenzione da imposte per 10 anni con il Regime Speciale per i cosiddetti Residenti non abituali
Tunisia Possibilità di esenzione da imposte sul 80% della pensione con aliquota max. del 7%
Grecia Possibilità di usufruire di una flat tax al 7% per un periodo di 10 anni
Cipro Aliquota d’imposta max. pari al 5%
Romania Aliquota di imposta del 10%
Bulgaria Esenzione da imposte
Spagna (Isole Canarie) Aliquote fiscali inferiori a quelle italiane, tuttavia la convenienza si riduce all’aumentare del reddito. È prevista una detrazione d’imposta pari a 6.500 euro per i soggetti con più di 65 anni, che arriva a 7.000 per i soggetti con più di 75 anni

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